Le scelte adottate dai cittadini per ampliare e mantenere aggiornate le proprie conoscenze, la fruizione delle diverse attività culturali nonché la pratica di attività fisica, sono alcune delle dimensioni che contribuiscono alla determinazione del capitale sociale di un Paese e quindi il senso civico dei suoi cittadini. Al di là di fattori esclusivamente economici è l’analisi dei comportamenti dei cittadini nella sfera culturale che può offrire un contributo significativo alla misura del benessere personale e al grado di coesione sociale. La dimensione culturale infatti è particolarmente significativa in tutte le economie avanzate poiché è associata positivamente alla crescita del reddito pro capite.
In breve
- Nel 2020, le famiglie italiane destinano a ricreazione e cultura il 5,9% della spesa per consumi, a fronte di una media europea del 7,8%.
- Nel 2021, il calo generalizzato della fruizione di iniziative culturali fuori casa è stato sostenuto a causa delle restrizioni governative che hanno interessato il comparto cultura durante la pandemia da COVID-19. Le flessioni maggiori – di oltre 15 punti percentuali rispetto al 2020 – hanno interessato gli spettacoli cinematografici, le visite a musei e mostre e quelle a siti archeologici e monumenti.
- Nel 2021, è stabile la quota di quanti leggono almeno un libro all’anno nel tempo libero. Rimangono i giovani e le donne i lettori più assidui di libri, mentre gli adulti e gli uomini sono i principali lettori di quotidiani cartacei. Libri e quotidiani si leggono più al Nord rispetto al Mezzogiorno, con l’eccezione della Sardegna dove la quota di lettori è analoga a quella del Nord.
- Nel 2021, rispetto all’anno precedente, la percentuale di quanti leggono giornali, informazioni e riviste su Internet aumenta dal 40,4% al 43,6%. La lettura di giornali, informazioni e riviste su Internet è più diffusa nel Centro-Nord.
- Nel 2021, rispetto all’anno precedente, la percentuale di individui che leggono giornali, informazioni e riviste su Internet aumenta di 3,2 punti percentuali. A livello europeo, l’Italia è tra i Paesi con percentuali più basse.
- Nel 2020, il 47,9% dei libri stampati è diffuso anche in formato e-book, ma solo il 14,0% degli utenti di internet utilizza la rete per accedere ai libri in formato digitale.
- Nel 2020, pratica sport nel tempo libero poco più di un terzo della popolazione di 3 anni e più. La quota più elevata si rileva nel Nord-Est (44,4%), mentre quella più bassa nel Mezzogiorno (26,7%).
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2020, le famiglie italiane destinano alla spesa per ricreazione e cultura mediamente il 5,9% della spesa complessiva per consumi finali.
Nel 2021, complice la pandemia e le restrizioni che ne sono seguite, si osserva un calo mai registrato prima nella fruizione delle attività culturali svolte fuori casa. In Italia, le flessioni più marcate rispetto al 2020, riguardano soprattutto la visione di spettacoli cinematografici (9,1% rispetto al 45,3%), le visite a musei e mostre (8,9% rispetto al 27,3%) e quelle a siti archeologici e monumenti (10,3% rispetto al 25,3%). Per le altre attività, ad eccezione dei concerti di musica classica, si osservano comunque cali importanti della partecipazione (superiori a 10 punti percentuali rispetto al 2020).
Nel 2021, rimane stabile in Italia la quota di lettori di libri, pari al 40,8% della popolazione di 6 anni e più (era il 41,4% nel 2020). Tra questi, il 44,0% legge fino a 3 libri l'anno, mentre i “lettori forti” (12 o più libri letti in un anno) sono il 15,3%. La lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani, nella fascia d’età 11-24 anni, e delle donne.
Nel 2021, prosegue la riduzione della quota di lettori di quotidiani (-5,2 punti percentuali, rispetto al 2020). A leggerli sono più maschi che femmine, e, per entrambi i sessi, i maggiori lettori di quotidiani appartengono alla fascia d’età più adulta (45 anni e più).
Nel 2021, rispetto all’anno precedente, la percentuale di individui che leggono giornali, informazioni e riviste su Internet aumenta dal 40,4% al 43,6%. Il fenomeno è più diffuso tra i maschi (con una differenza di 4,7 punti percentuali rispetto alle femmine), ma va sottolineato che fino ai 34 anni d’età si registra un vantaggio delle femmine. Sono le persone nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni ad utilizzare maggiormente la rete per la lettura di giornali, informazioni e riviste (circa il 60%).
Nel 2020, il 47,9% dei libri stampati è diffuso anche in formato e-book, ma solo il 14,0% degli utenti di internet utilizza la rete per accedere ai libri in formato digitale. I giovani nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni sono i maggiori utilizzatori.
Per quanto riguarda la pratica sportiva nel tempo libero, nel 2020, la propensione è più elevata tra i maschi e riguarda ancora poco più di un terzo della popolazione di 3 anni e più. Soltanto poco più di un quarto della popolazione si dedica alla pratica sportiva in modo continuativo.
Lettori di quotidiani, Libri, quotidiani e riviste su internet (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2019, il valore più elevato della spesa per beni e servizi a carattere culturale si osserva nel Nord-Ovest, dove rappresenta circa il 7,3% della spesa complessiva per consumi finali. Nelle Regioni del Centro, il valore è pari al 6,6% e scende al 5,7% nel Mezzogiorno. Le Regioni in cui le famiglie hanno destinato a consumi culturali e ricreativi una quota maggiore della spesa finale sono: Piemonte (8,1%), Emilia-Romagna (7,6%), Umbria (7,4%), Lombardia e Provincia autonoma di Trento (7,3%). Tra il 2004 e il 2019, la quota di spesa destinata dalle famiglie ai consumi culturali si è ridotta di 0,5 punti percentuali. La tendenza è generalizzata nelle ripartizioni territoriali e nelle Regioni: la riduzione maggiore si registra nel Centro (-0,8 punto percentuale), in particolar modo in Toscana e Lazio (rispettivamente, -1,1 e -0,8 punti percentuali). La spesa per consumi culturali è aumentata in termini reali, in media dal 2004 al 2019, dello 0,7%, determinando un incremento in termini quantitativi di consumi culturali. L’incremento maggiore in media annua, nell'intervallo di tempo considerato, si è avuto nel Nord-Ovest (1,3%); il Mezzogiorno ha invece registrato una diminuzione media dello 0,2%.
Nel 2021, la flessione della fruizione di attività culturali svolte fuori casa, pur avendo riguardato tutta la penisola, ha interessato particolarmente il Centro-Nord, riducendo il divario di partecipazione culturale con il Mezzogiorno. Tale divario resta più accentuato per le visite a musei e mostre (rispettivamente l’11,0% nel Centro-Nord e il 4,9% nel Mezzogiorno) e a siti archeologici e monumenti (il 12,1% e il 6,8%).
Nel 2021, come nel 2020, le Regioni del Mezzogiorno, rispetto a quelle del Centro-Nord, manifestano una minore propensione alla lettura di libri (rispettivamente il 30,0% rispetto al 46,4%), con l’eccezione della Sardegna che registra una quota di lettori più elevata (42,6%) rispetto alle altre Regioni del Mezzogiorno, superando la media nazionale (40,8%).
Nel 2021, la maggior propensione alla lettura dei quotidiani si registra al Nord, in particolare, nel Nord-Est (33,1%). Nelle Regioni del Mezzogiorno, ad eccezione della Sardegna, dove la quota di lettori di quotidiani cartacei supera quella di alcune Regioni settentrionali (37,0%), così come la quota dei lettori forti (5 o più volte a settimana) che è pari al 42,0%.
Per quanto riguarda la pratica sportiva nel tempo libero, nel 2020 la propensione più alta si registra nel Nord-Est del Paese (44,4%) ed è particolarmente elevata in Trentino-Alto Adige/Sudtirol (55,9%), mentre la propensione più bassa si rileva nel Mezzogiorno (26,7%), che mostra la quota più elevata di sedentari.
Persone di 6 anni e più che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. Anno 2021 (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
Nel 2020, la lettura di giornali, informazioni e riviste su Internet è più diffusa nel Centro-Nord. Spiccano in testa alla graduatoria le Province autonome di Bolzano/Bozen e Trento (una persona su due svolge questa attività), mentre Calabria (33,7%), Sicilia (34,3%) e Campania (34,7%) sono le Regioni dove tale fenomeno è meno diffuso.
L’uso della rete per leggere o scaricare e-book è più diffuso nel Centro-Nord (15,4 %), mentre nel Mezzogiorno la quota scende all'11,3 per cento. Le Regioni in cui si fa meno uso della rete per leggere o scaricare e-book sono la Sicilia e la Calabria.
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2020, la quota di spesa delle famiglie italiane destinata a consumi culturali (5,9%) è decisamente inferiore alla media dei Paesi Ue (7,8%). I Paesi che si collocano nella parte più bassa della graduatoria europea, e che presentano una quota percentuale di spesa in consumi culturali inferiore a quella italiana, sono: Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Grecia. All’estremo opposto, si trovano Svezia e Danimarca, la cui spesa supera il 10%.
Spesa delle famiglie per ricreazione e cultura. Anno 2020 (in percentuale della spesa totale per consumi finali)
L’Italia, con il 52% di individui che nel 2021 leggono giornali, informazioni e riviste su Internet, occupa la penultima posizione nella graduatoria europea, mentre la Finlandia occupa il primo posto con una percentuale pari a 90,0%. Il valore medio per i 27 paesi Ue è pari al 62,0%.