La “dimensione territoriale” rappresenta il motore per lo sviluppo regionale endogeno. Per comprenderla, è indispensabile la descrizione dettagliata dei territori, delle conformazioni naturali e delle caratterizzazioni determinate dall’intervento umano, così come è necessaria l’analisi delle potenzialità, delle risorse e delle criticità dei luoghi. Approfondire la conoscenza di questa dimensione, della molteplicità e specificità dei fattori che interagiscono al suo interno, rappresenta il fondamento per definire le politiche di sviluppo sostenibile, la conservazione e promozione dei territori, con l’obiettivo primario di garantire la migliore qualità possibile della vita alle popolazioni che vi risiedono.
In breve
- Nel 2023, la densità della popolazione continua a diminuire, ma l’Italia resta uno dei paesi dell’UE più densamente popolati: 195,3 abitanti per kmq, rispetto alla media dei 27 paesi UE (106,3). Lombardia e Campania (rispettivamente, 418,8 e 409,8 abitanti per kmq) sono le regioni più densamente popolate.
- Nel 2023, il comparto residenziale registra variazioni tendenziali positive in termini di valori medi: i fabbricati nuovi hanno guadagnato il 4,4 per cento del volume e il 5,6 per cento della superficie. In crescita anche il numero medio di abitazioni (+3,1 per cento).
- La Basilicata è la regione che presenta le variazioni tendenziali negative più rilevanti sia in termini di superficie utile abitabile sia di abitazioni; mentre, in posizione opposta si collocano Molise, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e Marche, con gli incrementi più significativi.
- Nel 2023, per i nuovi fabbricati residenziali, l’UE rileva una forte diminuzione sia per il numero di abitazioni sia per la superficie utile abitabile. l'Italia è uno tra i paesi che mostra i decrementi minori. Le abitazioni, infatti, diminuiscono del 7,6 per cento e la superficie utile abitabile dell’8,1 per cento.
- Nel 2023, la quota complessiva delle aree protette terrestri è pari al 21,68 per cento del territorio e all’11,62 per cento delle acque territoriali e ZPE italiane (Zone di protezione ecologica), quote in linea con l’obiettivo 14.5 dei Sustainable Development Goals (SDGs) e con l’obiettivo 11 degli Aichi Biodiversity Targets finalizzati alla biodiversità.
- Nel 2024, la superficie marina della Rete Natura 2000 copre 23.387 kmq che corrispondono al 6,48 per cento delle acque territoriali italiane. Tra il 2023 e il 2024, le acque territoriali si sono incrementate dell’1,64 per cento, per complessivi 377 kmq.
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2023, la dimensione media delle unità Nuts italiane (19 regioni e le due province autonome di Trento e Bolzano/Bozen), in termini di superficie, è di poco superiore ai 14 mila kmq. Nelle suddette Nuts italiane, risiede mediamente una popolazione pari a 2,809 milioni di abitanti.
La densità della popolazione, indicatore utile a determinare l’impatto che la pressione antropica esercita sull’ambiente, conferma la tendenza alla riduzione degli ultimi nove anni, essendo passati da 199,8 abitanti per kmq, nel 2014, a 195,3, nel 2023.
I dati sui permessi di costruire, nuove abitazioni e superficie utile abitabile in nuovi fabbricati residenziali, forniscono segnali anticipatori sull'attività edilizia.
Nel 2023, in rapporto al numero delle famiglie, i nuovi fabbricati residenziali registrano un decremento del numero di abitazioni (-8,7 per cento) e della superficie utile abitabile (-8,8 per cento). Nel 2023, crescono sia il numero medio di abitazioni (+3,1 per cento), sia le dimensioni medie dei nuovi fabbricati (+5,6 per cento la superficie utile; +4,4 per cento il volume).
Permessi di costruzione - Mq utili abitabili in nuovi fabbricati residenziali (per 1.000 famiglie)
La tutela delle aree naturali è al centro della strategia sulla biodiversità della Commissione europea (SEB 2030), recepita a livello nazionale nella “Strategia per la Biodiversità al 2030” (SNB 2030), finalizzata a ridurre i cambiamenti climatici. La Strategia UE richiede, entro il 2030, un ampliamento delle aree protette esistenti e il ripristino degli Ecosistemi degradati, al fine di proteggere il 30 per cento delle superfici terrestri e dei mari.
Nel 2024, in Italia, resta stabile la quota delle aree protette terrestri della Rete Natura 2000 e di quelle appartenenti all’Elenco ufficiale delle aree terrestri protette (Euap). Le sole aree della Rete Natura 2000 coprono complessivamente il 19,38 per cento della superficie nazionale e rappresentano una quota considerevole delle Aree naturali protette, per un totale di 2.649 siti e un’estensione di 58.454 kmq. Le aree marine della Rete Natura 2000, invece, interessano 23.387 kmq e ricoprono il 6,48 per cento delle acque territoriali Italiane. A partire dal 2023, per l’Italia, la quota di copertura della Rete Natura 2000 è calcolata considerando, oltre alle acque territoriali, anche altri siti appartenenti alle aree dell’Alto mare a giurisdizione italiana (estesi complessivamente 170 kmq), di conseguenza la quota italiana passa dal 13,4 per cento, nel 2022, al 6,38 per cento, nel 2023, e al 6,48, nel 2024.
Nel 2023, le aree protette complessive (nazionali, regionali e della Rete Natura 2000), al netto delle loro sovrapposizioni spaziali, sono pari al 21,68 per cento delle aree terrestri e all’11,6 per cento delle acque territoriali e ZPE (Zona di Protezione Ecologica) italiane, dati in linea con l'obiettivo 14.5 degli SDGs e con l'obiettivo 11 degli Aichi Biodiversity Targets; tuttavia, dovrà essere previsto un ampliamento delle aree protette, al fine di proteggere il 30 per cento delle aree terrestri e delle aree costiere e marine, così come previsto nella Strategia nazionale per la biodiversità al 2030 (SNB 2030).
Nel 2024, la Rete ecologica Natura 2000 è composta da complessivi 2.649 siti. Nel dettaglio, 2.385 sono i siti di importanza comunitaria (Sic) sia marini sia terrestri, di cui 2.302 (il 96,5 per cento) hanno completato l’iter previsto dall’UE per essere designati Zone speciali di conservazione (Zsc) e da 842 Zone di protezione speciali (Zps), formalmente designate dai 27 paesi UE, al momento della trasmissione dei dati alla commissione europea.
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Le regioni e le province autonome presentano una grande variabilità, in termini di dimensione demografica e di superficie territoriale. Nel 2023, la Lombardia si conferma la regione mediamente più popolata (9.994.282 residenti); in seconda posizione, Lazio (5.717.641 residenti) e, a breve distanza, Campania (5.601.721 residenti), mentre Umbria, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, collocate in zone alpine e lungo l’Appennino, sono quelle meno popolate, con una popolazione inferiore al milione di residenti.
La regione più densamente popolata è la Lombardia, con 418,8 abitanti per kmq, più del doppio della media nazionale (195,3 abitanti per kmq), seguita dalla Campania (409,8 abitanti per kmq). In fondo alla graduatoria, si colloca la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (la meno densamente popolata), preceduta da Basilicata, Molise e Sardegna, con meno di 70 abitanti per kmq. Per quanto riguarda la densità abitativa, gli scostamenti più consistenti, rispetto al valore medio nazionale, si rilevano per i comuni con una superficie fino a mille ettari (in media, 556,1 abitanti per kmq) e per quelli con una superficie tra i 1.001 e i 2.000 ettari (in media, 275,9 abitanti per kmq). Minori scostamenti si registrano tra i comuni con una superficie tra 6.001 e 25.000 ettari, dove, in media, sono presenti 160,9 abitanti per kmq, nonché tra i comuni con una superficie superiore a 25.000 ettari (in media 241,2 abitanti per kmq).
Densità della popolazione dei Comuni. Anno 2023 (abitanti per kmq)
Nel 2023, in rapporto al numero delle famiglie, gli indicatori dell’edilizia residenziale seguono il trend negativo dell’Italia in tutte le ripartizioni; il decremento più accentuato si registra nel Centro. Nel Sud, la Basilicata è la regione che presenta le variazioni tendenziali negative più rilevanti sia in termini di superficie sia di abitazioni; mentre, in posizione opposta, si colloca il Molise. L’edilizia residenziale registra un andamento positivo anche in Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Sardegna.
Nel 2024, la regione con la quota più alta di territorio sottoposto a tutela per la Rete Natura 2000 è l’Abruzzo, con il 35,9 per cento di superficie terrestre protetta (19,4 per cento la quota media nazionale). Il Sud presenta sia la maggior estensione di superficie terrestre sottoposta a questa tutela (17.462 kmq), sia la più alta incidenza di aree protette (23,8 per cento). Al Centro si registra, invece, la quota minore di aree protette (17,2 per cento, per una superficie complessiva di 9.960 kmq), mentre, nel Mezzogiorno, la Sicilia e la Sardegna posseggono le maggiori estensioni di territorio compreso nella Rete Natura 2000 (rispettivamente, 4.709 kmq e 4.547 kmq).
Tra il 2023 e il 2024, nella Rete Natura 2000, sono stati istituiti 220 nuovi siti sia marini sia terrestri (21 Sic-Zsc e 199 Zps), estesi per complessivi 4.139 kmq. Tra i siti marini di nuova istituzione, i più estesi si trovano in Toscana (Area marina costiera della Maremma: 285,7 kmq), per la tutela dell'avifauna marina che ha quasi decuplicato la percentuale di queste aree marine (da 3,7 a 28,2 per cento), e in Puglia (Isole Pedagne minori e Banco ad ostriche di Monopoli: 55,7 kmq), per la tutela della colonia del Gabbiano corso e delle acque di mare profondo. In questo periodo, sono stati istituiti anche 21 Sic-Zsc in Emilia-Romagna (11,34 kmq), per la presenza di habitat e/o specie inserite nella Direttiva Habitat 92/43/CEE e 199 Zps; per l’ampliamento di aree di rilevanza avifaunistica, quelli con maggiore estensione sono stati instituiti in Sicilia (1.526 kmq) e in Emilia-Romagna (781 kmq).
Per quanto riguarda i siti Zps, a detenere il primato è ancora l’Abruzzo, con una quota del 30,0 per cento della superficie regionale sottoposta a tutela ed estesa per 3.242 kmq. Il Lazio, invece, ha la maggiore estensione terrestre (3.806 kmq) e una quota della superficie sottoposta a tutela pari al 22,1 per cento.
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2023, l’Italia è il secondo tra i paesi europei con la popolazione media delle Nuts2 più elevata (quasi 2,9 milioni di abitanti), preceduta di poco soltanto dalla Lituania. Appena al di sotto, nella graduatoria decrescente dei paesi UE, si colloca l’Irlanda (2,6 milioni di abitanti), seguita a breve distanza da Francia e Spagna.
L’Italia è tra i paesi europei più densamente popolati: 195,3 abitanti per kmq, rispetto alla media dei 27 paesi UE di 106,3 abitanti per kmq. Nella classifica decrescente, l’Italia è preceduta da: Malta (1.749,2 abitanti per kmq, a fronte di un territorio che supera di poco i 300 kmq), Paesi Bassi (478,3 abitanti per kmq), Belgio (384,4), Lussemburgo (256,8) e Germania (234,6); Svezia (23,5) e Finlandia (16,5) si caratterizzano, invece, per le più basse densità di popolazione.
Nel 2023, per i nuovi fabbricati residenziali, l’UE rileva una forte diminuzione, sia del numero di abitazioni (-18,8 per cento) sia della superficie utile abitabile (-22,2 per cento). In particolare, rispetto all’anno precedente, la maggior parte dei paesi europei mostra un andamento simile a quello dell’Unione, compresa l'Italia che, tuttavia, registra uno dei decrementi minori (-7,6 per cento per le abitazioni e -8,1 per cento per la superficie utile abitabile). In posizione opposta, la Grecia, che presenta gli incrementi positivi maggiori per entrambe le variabili. La Spagna, invece, rileva andamenti opposti per i due indicatori, con abitazioni in crescita (+22,2 per cento) e superficie utile abitabile in diminuzione (-3,2 per cento).
Nel 2023, l’Italia si colloca al tredicesimo posto nella classifica decrescente dei paesi UE per quota di territorio terrestre tutelato dalla Rete Natura 2000, pari al 19,4 per cento (con una superficie pari a 58.455 kmq), valore maggiore della media dei paesi UE (18,6 per cento); tra i paesi che la precedono: Spagna (27,3 per cento e 138.325 kmq), Grecia (27,3 per cento e 35.982 kmq) e Portogallo (21,2 per cento e 19.521 kmq).
Natura 2000 - Superficie territoriale delle aree protette. Anno 2023 (percentuale sulla superficie territoriale totale)