La dotazione infrastrutturale di un Paese ha un impatto rilevante sul suo sviluppo economico. Gli indicatori proposti sono pertanto connessi alla dotazione infrastrutturale italiana, riferita a: autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, principali flussi di trasporto, incidentalità stradale e tassi di motorizzazione. I trasporti e le infrastrutture rivestono un ruolo chiave anche per l’impatto che hanno sull’ambiente, sulla sicurezza e sulla qualità della vita delle persone.
In breve
- Nel 2022, le linee ferroviarie italiane in esercizio si estendono per 28,4 km ogni 100 mila abitanti.
- L’intera rete ferroviaria delle Regioni Sardegna e Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste è a binario non elettrificato.
- La rete ferroviaria nazionale dotata di binario per l’alta velocità costituisce solo il 6% della lunghezza complessiva dei binari e interessa solo sei Regioni italiane su venti. L’Emilia-Romagna si colloca al primo posto con il 24% dei suoi binari dedicati alla linea di alta velocità.
- Tra il 2021 e il 2022, si continua a rilevare un aumento del quantitativo in tonnellate di merce movimentata nel trasporto aereo, rispetto al forte calo registrato nel biennio precedente, causato dalla pandemia da COVID-19, mentre il numero di passeggeri trasportati raddoppia, segno della netta ripresa.
- Nel 2022, Lazio e Lombardia rappresentano il 45,4% del trasporto aereo di passeggeri.
- Nel 2022, in Italia, il trasporto di merci su strada registra un aumento del 4,2%, rispetto al 2021.
- Nel 2022, la quantità di merci imbarcate e sbarcate nei porti italiani subisce una contrazione del 4,7% rispetto all’anno precedente, mentre il trasporto passeggeri, con un incremento del 22,7% rispetto al 2021, tende a normalizzarsi nel confronto con i livelli pre-pandemici (-17,9% invece del -33,1% dello scorso anno)
- Nel 2022, il movimento delle merci in navigazione internazionale, che aveva subito un forte calo nel periodo pandemico, conferma la sua seppur lenta ripresa (con un incremento del 2% rispetto al 2021) mentre quella in navigazione di cabotaggio registra una perdita consistente(-17%).
- Nel 2022, l’Italia non è più al primo posto tra i Paesi europei per numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (15,4% del totale Ue). Viene superata dalla Grecia (20,1% del totale Ue) con la sua lenta ma costante crescita.
- Il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo (2,7% del totale Ue). Resta in seconda posizione il porto di Reggio di Calabria con +2,5% (sul quale va a confluire anche il movimento passeggeri di Villa San Giovanni) mentre il porto di Napoli esce dalla top-ten europea.
- Nel 2022, i cinque principali porti italiani per traffico internazionale di merce in container sono Gioia Tauro, Genova, La Spezia, Trieste e Livorno. I primi due, da soli, hanno movimentato ben il 54% delle merci trasportate in container dell’intero Paese.
- L’Italia dispone di una dotazione di 2.152 accosti così distribuiti: 404 Nord-est, 260 Nord-ovest, 486 Centro, 519 Sud e 483 Isole. Tra le Regioni, la Toscana è quella con la maggiore dotazione di accosti (288), seguita dalla Sicilia (276).
- Nel 2022, con 682 autovetture ogni mille abitanti, l’Italia è il Paese a più alto tasso di motorizzazione dell’Unione europea.
- Nel 2022, in Italia, si reca al lavoro con i mezzi pubblici l’8,4% degli occupati. Il 70,9% utilizza l’auto privata.
- Nel 2022, aumenta il numero di vittime per incidenti stradali, rispetto al 2021 (+9,9%). Le vittime aumentano per tutti gli utenti della strada, fatta eccezione per i ciclisti e per gli occupanti di autocarri, che diminuiscono, rispetto al 2021. Ogni giorno muoiono sulle strade italiane 9 persone.
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2022, le linee ferroviarie in esercizio, gestite da Rfi S.p.a., si estendono per 16.759 chilometri (28,4 km ogni 100 mila abitanti).
Nel 2022, i passeggeri che viaggiano in treno sono circa 693,6 milioni, in forte incremento, rispetto al 2021 (+41%), sebbene non si siano ancora raggiunti i livelli pre-pandemia da COVID-19.
Il trasporto nazionale di merci su ferrovia risulta pressoché stabile, rispetto allo scorso anno 2021, facendo registrare una lievissima flessione delle tonnellate trasportate (-0,2%) e un altrettanto lievissimo incremento delle tonnellate-chilometro (+0,9%).
Nel 2022 In Italia, il trasporto aereo di passeggeri fa registrare un forte incremento, con 164,3 milioni di passeggeri trasportati, rispetto agli 80,6 milioni del 2021 e ai 52,8 milioni del 2020 e, anche per quest’anno, la componente internazionale del trasporto di merce e posta si conferma preponderante. La propensione all’utilizzo dell’aereo come modalità di trasporto, incentivato soprattutto dal ricorso ai voli a basso costo (low cost), sta pian piano soppiantando l’incertezza che aveva caratterizzato il periodo della pandemia da COVID-19 e quello immediatamente successivo.
Nel 2022, i passeggeri su voli internazionali tornano ad aumentare con 100,1 milioni di unità, rispetto a quelli su voli nazionali (64,2 mln); al contrario, nel 2021, per effetto dell’incertezza derivante dal periodo pandemico contingente, la componente nazionale di passeggeri trasportati superava, seppur di poco, la componente internazionale, scenario del tutto eccezionale. Nel 2022, la componente internazionale del trasporto di merce e posta si conferma sempre preponderante.
Nel 2022, i principali porti commerciali italiani, come definiti in base alle nomenclature statistiche internazionali, sono 137 e sono distribuiti lungo le coste di 14 regioni. A livello di ripartizione territoriale se ne contano 8 nel Nord-ovest (tutti in Liguria), 12 nel Nord-est, 28 nel Centro-Italia e 89 nel Mezzogiorno (il 65% del totale, dei quali 50 sono nelle due Isole maggiori e 39 nelle regioni del Sud).
Nel 2022, la classificazione dei porti statistici italiani, secondo la Direttiva Europea 42 del 2009, comprende 84 porti italiani di cui 19 porti principali solo per le merci, (“main ports for goods” con più di un milione di tonnellate di merci, ma meno di 200 mila passeggeri); 17 porti principali solo per i passeggeri (“main ports for passengers” con più di 200 mila movimenti di passeggeri, ma meno di un milione di tonnellate di merci); 20 porti principali in termini di traffico sia di merci sia di passeggeri. I restanti 28 porti sono considerati porti minori.
Nel 2022, si assiste ad una netta ripresa del trasporto marittimo di passeggeri che registra un 22,7% rispetto all’anno 2021, avvicinandosi progressivamente ai livelli pre-pandemici. Nello stesso anno, l’Italia non è più al primo posto, tra i Paesi europei, per numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (15,4% del totale Ue), superata dalla Grecia (20,1% del totale Ue) con la sua lenta ma costante crescita. Prosegue, nel 2022, la ripresa del settore crocieristico (passeggeri imbarcati, sbarcati o in transito sulle navi da crociera) già osservata nel 2021, confermando un trend positivo per un settore quasi azzerato nel 2020.
Nel 2022, la movimentazione delle merci in navigazione internazionale, che aveva subito un forte calo nel periodo pandemico, conferma la sua seppur lenta ripresa con un incremento del 2% rispetto al 2021, mentre quella in navigazione di cabotaggio, fa registrare un importante decremento (-17%).
Nel 2022, il traffico internazionale di merce in container subisce un calo pari al 12,5% rispetto all’anno precedente. I cinque principali porti italiani per movimentazione container, che, da soli, movimentano l’80,7% delle merci trasportate in container, sono Gioia Tauro, Genova, La Spezia, Trieste e Livorno. Si registra un rientro del porto di Trieste nella top-five dei suddetti porti, a discapito del porto di Napoli. Più in dettaglio, tra i cinque porti principali per merci in container, gli unici due che registrano un trend positivo, rispetto all’anno recedente, sono quelli di Gioia Tauro (2,8%) e di Trieste (con un cospicuo +24%). I porti di Genova, La Spezia e Livorno, al contrario, subiscono un calo rispetto al 2021 (rispettivamente del -14,1%, del -18,7% e del -26,1%).
Nel 2022, l’Italia realizza servizi di trasporto di merci su strada pari a 151.100.315 migliaia di tonnellate-chilometro (Tkm), registrando un aumento dell’4,2 %, rispetto all’anno precedente. I servizi di trasporto merci su strada effettuati nel 2022 ammontano a 24,0 milioni di Tkm per 10 mila abitanti, con un aumento dell’3,5%, rispetto al 2021.
L'Italia dispone di una rete autostradale che, nel 2021, ha un’estensione pari a 7.556 km compresi i trafori e i raccordi.
Nel 2022, Il tasso di motorizzazione si attesta su 682 autovetture ogni mille abitanti ed è in aumento rispetto all’anno precedente.
Nel 2022, il 71,8% degli studenti e l’88,3% degli occupati hanno usato un mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di studio o di lavoro. L’automobile si conferma il mezzo più utilizzato: dal 38,1% degli studenti come passeggeri e dal 70,9% degli occupati come conducenti. Gli studenti si spostano più frequentemente a piedi (28,2%) o con i mezzi pubblici (28,8%), rispetto agli occupati (rispettivamente, 11,7% e 8,4%).
Nel 2022, in Italia, il numero delle vittime della strada è 3.159, in aumento rispetto all’anno precedente (+9,9%). Aumenta anche il tasso di mortalità stradale (morti in incidente stradale per milione di abitanti), passando da 48,6 vittime, nel 2021 a 53,6 nel 2022.
Nel corso degli anni, la mortalità per incidente stradale è stata segnata da una forte riduzione, ma dal 2014 si registra un andamento oscillante, con una media di 9 vittime al giorno e una riduzione, nel 2020, per fattori esogeni.
Incidenti stradali (per 1.000 veicoli circolanti)
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2022, l’estensione e le caratteristiche tecniche della rete ferroviaria continuano a presentare forti diseguaglianze. Nel Mezzogiorno, la densità della rete rapportata alla popolazione residente permane su valori analoghi a quelli del Nord-Est, tuttavia, a differenza del Nord-Est, quasi il 42% delle linee risulta non elettrificato. Oltre la metà della rete ferroviaria delle regioni del Centro e del Nord-Est è a binario doppio elettrificato.
Rete ferroviaria in esercizio. Anno 2022 (km per 100.000 abitanti)
Nel 2022, Lazio e Lombardia rappresentano il 45,4% del trasporto aereo di passeggeri sbarcati e imbarcati negli aeroporti italiani, con 32,6 milioni nel Lazio e 42,0 milioni in Lombardia, grazie alla presenza dei maggiori snodi aeroportuali laziali, come Fiumicino e Ciampino, e lombardi, come Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio. Si collocano ai primi 10 posti per passeggeri: Lombardia, Lazio, Sicilia, Veneto, Campania, Puglia, Sardegna, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte. In questo periodo, in queste regioni, si riprende a viaggiare verso l’estero per piacere; si effettuano viaggi d’affari e di collegamento con il resto del Paese.
Nel 2022, la navigazione di cabotaggio fa registrare un calo del 17% delle merci trasportate tra i porti italiani. Analogamente a quanto accadeva nel 2021, le Regioni Sicilia, Sardegna, Toscana e Liguria movimentano il il 60,5% del totale trasportato. Le Regioni Toscana, Sicilia, Sardegna e Liguria registrano una sensibile diminuzione rispetto al 2021 (rispettivamente -19,3%, -18,5%, -10,9% e -7,6%). L’unica Regione in contro tendenza è il Friuli-Venezia Giulia (+ 29,8% rispetto allo scorso anno). Le Regioni che registrano le perdite maggiori sono Lazio, Campania e Veneto (rispettivamente -40,9%, -31,8% e -27,8%).
L’Italia dispone di una dotazione di 2.152 accosti così distribuiti: 404 Nord-Est, 260 Nord-Ovest, 486 Centro, 519 Sud e 483 Isole. Tra le Regioni, la Toscana è quella con la maggiore dotazione di accosti (288), seguita dalla Sicilia (276).
In Italia, il 53,6% dei servizi di trasporto merci su strada ha origine in quattro Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, ed Emilia-Romagna; nel 2022, a livello di ripartizione geografica, nel confronto con l’anno precedente, si registra una crescita nelle regioni del Centro (+7,2%), seguite dal Mezzogiorno (+5,1%).
Il tasso di motorizzazione più alto è nel Nord-Est (716 autovetture ogni mille abitanti); il Nord-Ovest registra, invece, il tasso più basso (650 autovetture per mille abitanti). Le Regioni del Centro riportano il tasso più alto di motocicli per mille abitanti, pari a 135.
Nel 2022, nelle Regioni del Mezzogiorno, gli studenti e gli occupati si spostano più frequentemente a piedi per raggiungere il luogo di studio (30,2%) e di lavoro (15,6%), mentre nel Centro-Nord, prevale l’uso dei mezzi di trasporto. In particolare, nel Nord-Ovest, tra gli occupati, è più alta la quota di utenti di mezzi collettivi (11,3%) e, nel Nord-Est, è più frequente l’uso dell’automobile (75,0%) o di altri mezzi privati (10,9%); al Centro e nel Mezzogiorno, tra gli studenti, è più diffuso l’uso dell’automobile come passeggero (40,1% e 40,5%).
La mortalità stradale presenta differenze territoriali significative. Il numero di morti per milione di abitanti è più elevato della media nazionale (53,6) in 13 Regioni: Basilicata, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Emilia-Romagna, Veneto, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia, per citarne alcune. È più contenuto, e sotto la media nazionale, in Liguria, Calabria, Lombardia, Campania, Abruzzo, Sicilia e Molise.
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2021, l’Italia dispone di 28,5 km di rete ferroviaria per 100 mila abitanti, al di sotto della media Ue a 27 Paesi (45,3 km), mentre, per la sola rete a binario doppio elettrificato, il valore di 13 km per 100 mila abitanti è prossimo alla media europea (16,3 km).
Nel 2022, con riferimento al trasporto aereo di passeggeri nell’Ue, si registra un discreto aumento complessivo, rispetto al 2021, in tutti i Paesi Ue. Rapportando i dati sui passeggeri alla popolazione residente, l'Italia si colloca al tredicesimo posto, dopo la Francia. Nel 2022, tra gli aeroporti dell'Ue, Fiumicino ricopre il nono posto nella graduatoria dei primi dieci aeroporti dei Paesi Ue, per trasporto passeggeri, mentre Milano Malpensa è all’ottavo posto, relativamente al trasporto di merci e posta.
Nel 2022, l’Italia non è più al primo posto tra i Paesi europei per numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (15,4% del totale Ue). Viene superata dalla Grecia (20,1% del totale Ue) con la sua lenta ma costante crescita.
Il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo (2,7% del totale Ue). Resta in seconda posizione il porto di Reggio di Calabria con il suo 2,5% (sul quale va a confluire anche il movimento passeggeri di Villa San Giovanni) mentre il porto di Napoli esce dalla top-ten europea.
Il porto di Trieste si conferma anche nel 2021 il primo porto italiano per il trasporto merci via mare, mantenendo invariata la sua posizione, all’ottavo posto nella graduatoria europea. A livello nazionale per quanto riguarda le merci trasportate in container il porto di Trieste, sale al quarto posto con il suo 8,7% (a fronte del 6,1% del 2021).
Nel 2022, il primo Paese europeo per offerta di servizi di trasporto merci su strada è la Polonia (385.107 milioni di tonnellate-chilometro), seguita dalla Germania (293.345 milioni di tonnellate-chilometro); l’Italia si colloca tra i primi cinque Paesi, realizzando servizi di trasporto merci pari a 151.097 tonnellate-chilometro.
Nel 2022, con 682 autovetture per mille abitanti, l’Italia risulta essere il Paese d’Europa a più alto tasso di motorizzazione. Tra i più alti tassi di motorizzazione, seguono quello del Lussemburgo (673) e della Finlandia (660).
Autovetture. Anno 2022 (per 1.000 abitanti)
Nel 2022, in Italia, il numero delle vittime per incidenti stradali, rispetto alla popolazione residente (53,6 per milione di abitanti), risulta superiore alla media Ue (46,3 per milione di abitanti). L'Italia si colloca al diciannovesimo posto della graduatoria europea, presentando una maggiore mortalità rispetto a Germania, Spagna e Francia, tra i grandi Paesi dell’Ue.