La dotazione infrastrutturale di un Paese ha un impatto rilevante sul suo sviluppo economico. Gli indicatori analizzati sono riferiti alle autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, ai principali flussi di trasporto, all’incidentalità stradale e ai tassi di motorizzazione. I trasporti e le infrastrutture rivestono un ruolo chiave anche per l’impatto che hanno sull’ambiente, sulla sicurezza e sulla qualità della vita della popolazione.
In breve
- Nel 2020, le linee ferroviarie italiane in esercizio si estendono per 28,2 km ogni 100 mila abitanti.
- L’intera rete ferroviaria delle Regioni Sardegna e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste è a binario non elettrificato.
- Nel 2020, la rete ferroviaria nazionale dotata di binario per l’alta velocità non subisce modifiche rispetto agli anni precedenti e costituisce solo il 6% della lunghezza complessiva dei binari interessando solo sei Regioni italiane su venti. L’Emilia Romagna dispone della quota parte più consistente (ben 510 km di binari).
- Tra il 2019 e il 2020, a causa della pandemia da COVID-19, il trasporto aereo ha subito una forte contrazione nel numero di passeggeri e di tonnellate di merce trasportati.
- Nel 2020, le Regioni Lazio e Lombardia rappresentano il 47% del trasporto aereo di passeggeri. Tra gli aeroporti europei, Roma Fiumicino e Milano Malpensa si collocano entrambi all’ottavo posto, rispettivamente, per passeggeri e merci trasportati.
- Nel 2020, la quantità di merci imbarcate e sbarcate nei porti italiani si è ridotta del 7,6%, rispetto all’anno precedente, mentre il trasporto di passeggeri è diminuito di oltre un terzo (-36,3%).
- Nel 2020, la movimentazione delle merci, in navigazione internazionale, ha subito un forte calo (-10,7%), mentre quella in navigazione di cabotaggio è riuscita a limitare le perdite con una diminuzione del - 2,3%, rispetto al 2019.
- Nel 2020, il trasporto di merci su strada registra una diminuzione del - 3.5%, rispetto al 2019.
- Nel 2020, l’Italia si conferma al primo posto, tra i Paesi europei, per numero di passeggeri trasportati via mare e al secondo posto, dopo l’Olanda, per merci trasportate via mare. Il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo.
- Nel 2020, il settore crocieristico è stato duramente colpito: sono -93,9% i passeggeri imbarcati, sbarcati o in transito sulle navi da crociera.
- Nel 2019, con 663 autovetture ogni mille abitanti, l’Italia è fra i Paesi a più alto tasso di motorizzazione dell’Unione europea.
- Nel 2020, in Italia, si reca al lavoro con i mezzi pubblici il 9,6% degli occupati. Il 70,7% lo fa guidando l’auto.
- Nel 2020, il numero dei morti per incidentalità stradale diminuisce, rispetto al 2019 (-24,5%), a seguito delle limitazioni governative alla circolazione imposte a causa della pandemia da COVID-19. Sulle strade italiane, ogni giorno muoiono, in media, circa 7 persone.
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2020, le linee ferroviarie in esercizio, gestite da RFI S.p.a., si estendono per 16.708 chilometri (28,2 km ogni 100 mila abitanti). La rete dotata di binario per l’alta velocità costituisce il 6,0% della lunghezza complessiva dei binari.
Nel 2020, in piena pandemia da COVID-19, per le conseguenti limitazioni agli spostamenti, i passeggeri che viaggiano in treno sono soltanto 390 milioni circa (rispetto agli 898 milioni registrati nel 2019) e ciascuno di essi percorre in media 57,1 chilometri. Il trasporto interno di merci su ferro sviluppa un traffico di circa 10,6 milioni di tonnellate-chilometro, facendo registrare un decremento contenuto rispetto all’anno precedente (-1,7%), nonostante le difficoltà legate alla suddetta pandemia.
In Italia, nel 2020, il trasporto aereo di passeggeri e merci ha subìto una drastica riduzione causata dalla pandemia da COVID-19 con un totale di 52,8 milioni di passeggeri trasportati rispetto ai 192,9 milioni del 2019. Nonostante tutto, la componente internazionale (spostamenti in ambito europeo) del trasporto aereo si conferma preponderante, sia a livello di passeggeri sia di merci, sbarcati e imbarcati su voli commerciali. Infatti, si registrano 27,8 milioni di passeggeri su voli internazionali, contro i 25,0 milioni su voli nazionali.
Nel 2020, i principali porti commerciali italiani, come definiti in base alle nomenclature statistiche internazionali, sono 137 e sono distribuiti lungo le coste di 14 regioni. A livello di ripartizione territoriale, se ne contano 8 nel Nord-Ovest (tutti in Liguria), 12 nel Nord-Est, 28 nel Centro-Italia e 89 nel Mezzogiorno (il 65% del totale, di cui 50 sono nelle due Isole maggiori e 39 nelle Regioni del Sud).
Nel 2020, la classificazione dei porti statistici italiani, secondo la Direttiva Europea 42 del 2009, comprende 24 porti principali solo per le merci, (“main ports for goods” con più di un milione di tonnellate di merci, ma meno di 200mila passeggeri); 19 porti principali solo per i passeggeri (“main ports for passengers” con più di 200mila movimenti di passeggeri, ma meno di un milione di tonnellate di merci); 17 porti principali in termini di traffico, sia di merci, sia di passeggeri. I restanti 21 sono considerati porti minori.
Il 2020 è stato un anno drammatico soprattutto per il trasporto marittimo dei passeggeri, a causa delle limitazioni alla mobilità imposte ai cittadini. A livello europeo, rispetto al 2019, il trasporto di persone via mare si è praticamente dimezzato (-45%). In Italia, la diminuzione è stata inferiore alla media europea (-36,3%) e non ha compromesso il primo posto in Europa per quantità di passeggeri imbarcati e sbarcati (24% del totale Ue). Un settore drammaticamente colpito è quello crocieristico: sono -93,9% i passeggeri imbarcati, sbarcati o in transito sulle navi da crociera. Anche il movimento delle merci, in navigazione internazionale, ha subito un forte calo pari al -10,7% mentre quella in navigazione di cabotaggio è riuscito a limitare le perdite con una diminuzione del - 2,3% rispetto al 2019.
Nel 2020, i cinque principali porti italiani per traffico internazionale di merce in container sono Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno e Trieste, i quali hanno complessivamente movimentato il 76% delle merci trasportate in container (il 79% nel 2019). In particolare, il porto di Genova è rimasto su livelli analoghi agli anni passati (solo per la merce in container, poiché complessivamente ha subito una diminuzione della merce dell’11%), il porto di Gioia Tauro ha invece incrementato del 24,4% la quantità di merci in container, mentre i porti di Livorno, La Spezia e Trieste hanno subito un calo significativo (rispettivamente -35,2%, -30,6%,
-10,2%).
Nel 2020, il trasporto di merci su strada registra una diminuzione del - 3,5% rispetto al 2019. L'Italia dispone di una rete autostradale che, nel 2019, ha un’estensione pari a 6.977 km e che risulta pressoché invariata rispetto a quella dell’anno precedente.
Nel 2020, in Italia, il tasso di motorizzazione si attesta su 670,5 autovetture ogni mille abitanti ed è in aumento rispetto all’anno precedente.
Nel 2020, il 69,5% degli studenti e l’88,3% degli occupati hanno usato un mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di studio o di lavoro. L’automobile si conferma il mezzo più utilizzato: dal 34,9% degli studenti come passeggeri e dal 70,7% degli occupati come conducenti. Gli studenti si spostano più frequentemente a piedi (30,5%) o con i mezzi pubblici (30,9%), rispetto agli occupati (rispettivamente, 11,7% e 9,6%).
Nel contesto della crisi sanitaria del 2020, la mobilità e, di conseguenza, l’incidentalità stradale hanno subito cambiamenti radicali. Infatti, si rileva un decremento, mai registrato prima, di incidenti stradali e infortunati coinvolti.
Nel 2020, il numero delle vittime della strada è 2.395 (in media 7 decessi al giorno), in forte diminuzione rispetto all’anno precedente (-24,5%). Diminuisce, sempre per le limitazioni agli spostamenti, il tasso di mortalità stradale (morti in incidente stradale per milione di abitanti): da 53,1 vittime nel 2019 a 40,3 nel 2020.
Nel corso degli anni, la mortalità per incidente stradale è stata segnata da una forte riduzione, ma dal 2014 si registra un andamento oscillante, con una media di 9 vittime al giorno, e una riduzione, nel 2020, per fattori esogeni.
Incidenti stradali (per 1.000 veicoli circolanti)
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2020, l’estensione e le caratteristiche tecniche della rete ferroviaria presentano forti diseguaglianze. Nel Mezzogiorno, la densità della rete rapportata alla popolazione residente è analoga a quella del Centro-Nord, tuttavia, a differenza del Centro-Nord, quasi il 42% delle linee risulta non elettrificato. La lunghezza dei binari ad alta velocità rappresenta, in Emilia-Romagna, il 24,1% della rete complessiva regionale, nel Lazio il 13,7%, in Campania il 10,4%, in Lombardia l’8,7%, nel Piemonte l’8,5% e, con un certo distacco, in Toscana l’1,7%. L’Alta Velocità è assente nelle restanti 14 Regioni.
Rete ferroviaria in esercizio. Anno 2020 (km per 100.000 abitanti)
Nel 2020, Lazio e Lombardia rappresentano il 47% del trasporto aereo di passeggeri sbarcati e imbarcati negli aeroporti italiani, (rispettivamente, 11,4 milioni e 13,2 milioni), grazie alla presenza dei maggiori snodi aeroportuali di Fiumicino e Ciampino, nel Lazio, e di Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio, in Lombardia. Seguono, per movimento passeggeri, Sicilia, Veneto, Sardegna, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte.
Nel 2020, oltre il 46 % delle merci trasportate tra i porti statistici italiani, in navigazione di cabotaggio, è assorbito da Sicilia, Toscana e Sardegna, rispettivamente con il 22%, il 12,5% e il 12% del totale. Rispetto al 2019, si registrano sensibili incrementi dei quantitativi di merci trasportate in Toscana (+28,6%) e Campania (+20,6%), mentre si registrano flessioni soprattutto sul versante adriatico, in Emilia-Romagna (-30,5%) e Veneto (-19,4%).
È da notare come le stesse Regioni, leader nel trasporto merci in cabotaggio, abbiano comunque registrato una flessione notevole rispetto all’anno pre-pandemico, con la Sicilia che perde il 10,2% e la Sardegna l’8,1%.
Le Regioni con il maggior traffico marittimo, in termini di navi approdate, sono Sicilia e Campania. Tra le Regioni, la Sicilia è anche quella con la maggiore dotazione di accosti (178), distribuiti nell’isola su 19 porti principali.
In Italia, il 54,0% dei servizi di trasporto merci su strada ha origine in quattro Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, ed Emilia Romagna. Nel 2020, a fronte di una sostanziale stabilità del Piemonte (+0,7%) si registra, nel confronto con l’anno precedente, una diminuzione dell’offerta di servizi in tutte le suddette Regioni, rispettivamente, del - 0,8%, - 3,4% e - 2,9%.
Il tasso di motorizzazione più alto è nel Nord-Est (699,1 autovetture ogni mille abitanti); il Nord-Ovest registra invece il tasso più basso (642,5 autovetture per mille abitanti). Le Regioni del Centro registrano il tasso più alto di motocicli per mille abitanti, pari a 131,6, seguite da quelle del Nord-Ovest con 126,4.
Per le Regioni del Mezzogiorno, nel 2020, gli studenti e gli occupati si spostano più frequentemente a piedi per raggiungere il luogo di studio (34,6%) e di lavoro (15,8%), mentre nel Centro-Nord prevale l’uso dei mezzi di trasporto. In particolare, nel Nord-Ovest tra gli occupati è più alta la quota di utenti di mezzi collettivi (14,1%) e, nel Nord-Est, è più frequente l’uso dell’automobile (75,5%) o di altri mezzi privati (12,0%); al Centro, tra gli studenti, è più diffuso l’uso dell’automobile come passeggero (36,6%).
La mortalità stradale presenta differenze territoriali significative. Il numero di morti per milione di abitanti è più elevato della media nazionale (40,3) in 12 Regioni: Molise (84,1), Sardegna (59,3), Trentino-Alto Adige/Sudtirol (52,0), Umbria (51,9), Emilia-Romagna (50,1), Veneto (47,0), Marche (45,8), Abruzzo (45,8), Lazio (45,4), Piemonte (42,4), Toscana (41,2) e Puglia (40,6). È più contenuto e sotto la media nazionale in Valle d'Aosta/ Vallée d'Aoste (0,0), Campania (31,1), Lombardia (31,7), Calabria (32,5), Basilicata (32,8) e Sicilia (33,2).
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2019, l’Italia dispone di 28,2 km di rete ferroviaria per 100 mila abitanti, al di sotto della media Ue (42,2 km) mentre, per la sola rete a binario doppio elettrificato, il valore di 12,9 km per 100 mila abitanti è prossimo alla media europea (14,7 km).
Nel 2020, con riferimento al trasporto aereo di passeggeri, nell’Ue si registra una forte riduzione complessiva. Rapportando i dati dei passeggeri alla popolazione residente, l'Italia si colloca all’undicesimo posto dopo la Lituania e a pari merito con la Germania. Tra gli aeroporti europei, quello di Roma Fiumicino è all’ottavo posto per numero di passeggeri; Milano Malpensa riveste la stessa posizione relativamente al trasporto di merci.
Nel 2020, l’Italia si conferma al primo posto, tra i Paesi europei, per numero di passeggeri trasportati via mare e al secondo posto, dopo l’Olanda, per merci trasportate via mare.
Nonostante la forte diminuzione generale, nel 2020, il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo. In seconda posizione sale il porto di Reggio di Calabria (sul quale va a confluire anche il movimento passeggeri di Villa San Giovanni) e il porto di Napoli sale in quinta posizione. I tre porti movimentano insieme ben il 9% di tutti i passeggeri dei porti europei.
Nonostante un calo non trascurabile delle merci trasportate (-4 %) il porto di Trieste si conferma, anche quest’anno, il primo porto italiano per il trasporto merci, mentre si colloca all’ottavo posto nella graduatoria europea.
Nel 2020, il primo Paese Europeo per offerta di servizi di trasporto merci su strada è la Polonia, con 354.922 milioni di tonnellate-chilometro, seguita dalla Germania (293.580 milioni di tonnellate-chilometro); l’Italia si colloca tra i primi cinque Paesi realizzando servizi di trasporto merci pari a 133.219 tonnellate-chilometro.
Nel 2019, l’Italia continua ad essere uno dei Paesi con il più alto tasso di motorizzazione (663,0 autovetture per mille abitanti), seconda solo rispetto al Lussemburgo (680,9).
Autovetture. Anno 2019 (per 1.000 abitanti)
Nel 2020, in Italia, il numero delle vittime per incidenti stradali, rispetto alla popolazione residente (40,3 per milione di abitanti), risulta inferiore alla media Ue (42,2 per milione di abitanti). L'Italia si colloca al dodicesimo posto della graduatoria europea, presentando una maggiore mortalità rispetto a Spagna (28,9), Germania (32,8) e Francia (39,0), tra i grandi Paesi dell’Ue.