Il settore agricolo in Italia opera nel contesto della Politica agricola comunitaria (Pac). Nelle strategie europee cresce l’attenzione ai temi dell’impatto ambientale e della qualità alimentare. In quest’ottica, è quindi necessario disporre di indicatori idonei alla caratterizzazione economica del settore e funzionali alla valutazione dell’impatto ambientale, nonché alla qualificazione di nuove attività in grado di coniugare lo sviluppo con la sostenibilità e la tutela dell’ambiente rurale.
In breve
- In Italia aumenta il numero delle aziende agrituristiche: nel 2020 raggiungono quota 25.060, il 44% in più rispetto al 2007. La più alta densità si registra in Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Toscana e Umbria.
- Nel 2020, per effetto della pandemia da COVID-19, il valore corrente della produzione agrituristica subisce una forte contrazione (-48,9% rispetto all’anno precedente).
- Nel 2020, il 34,5% delle aziende agrituristiche è a conduzione femminile.
- Nel 2019, il numero di operatori, produttori e trasformatori certificati nel settore dei prodotti agroalimentari di qualità, in lieve calo a livello nazionale, diminuisce al Nord e aumenta nel Mezzogiorno.
- Nel 2020, rispetto all’anno precedente, aumenta del 13,5% la distribuzione di prodotti fertilizzanti e del 9,5% quella di prodotti fitosanitari.
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Il settore dell’agriturismo conferma il trend di crescita degli ultimi anni: tra il 2007 e il 2020 il numero delle aziende agrituristiche è passato da 17.720 a 25.060, segnando un aumento del 44,4%.
Aziende agrituristiche (valori assoluti)
Nel 2020, il valore corrente della produzione agrituristica, per effetto della pandemia da COVID-19, subisce una forte contrazione (del 48,9% rispetto al 2019 e del 27,0% rispetto al 2007) e scende a 802 milioni di euro.
Una forte flessione riguarda anche le presenze e gli arrivi nelle strutture agrituristiche che, rispetto all’anno precedente, si riducono, rispettivamente, del 41,3% e del 34,4%.
Nel 2020, i Comuni che ospitano almeno un agriturismo sono il 63,0% nel 2019 a fronte del 58,0% del 2011. La densità media degli agriturismi sull’intero territorio nazionale è di 8,3 strutture per 100 kmq (6,7 nel 2011).
Per quanto riguarda la diversificazione dell’offerta, nel biennio 2019-2020, gli agriturismi con degustazione segnano una crescita del 7,6% e costituiscono il 25,6% del complesso degli agriturismi presenti a livello nazionale (24,2% nel 2019). Quasi la metà delle aziende agrituristiche (49,7%) svolge attività di ristorazione, con un incremento del 2,0% rispetto al 2019.
Nel 2020, gli agriturismi con una sola attività (monofunzionali) sono il 21,9%, quelli con due attività (bifunzionali) il 42,5% e quelli con almeno tre attività (multifunzionali) il 35,5%. L’ampia gamma di “altre attività”, comprendenti equitazione, escursionismo, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, corsi, sport e varie, segna un incremento contenuto rispetto al 2019 a livello complessivo (+1,5%), ma con picchi del 6,3% per i corsi, del 12,3% per le osservazioni naturalistiche e del 11,4% per le fattorie didattiche.
Nel 2020, in Italia, sono 8.652 gli agriturismi condotti da donne (8.566 nel 2019), con un incremento pari all’1,0% rispetto all’anno precedente, mentre la quota di imprenditrici rimane praticamente invariata (34,5%).
I prodotti agroalimentari di qualità con riconoscimenti Dop, Igp e Stg rappresentano l’eccellenza del settore agroalimentare italiano. La valenza di questo comparto è sottolineata dal primato dell’Italia per numero di riconoscimenti conferiti dall’Unione europea. Nel 2019, si registra un lieve calo degli operatori (-1,6%) e dei produttori (-2,1%), mentre prosegue la flessione dei trasformatori. La flessione degli operatori e dei produttori è legata soprattutto a quanto registrato nelle Regioni del Nord. Al contrario, nel Mezzogiorno, prosegue il trend positivo già emerso negli anni precedenti, sia per i produttori (+4,6%), sia per gli operatori (+4,8%).
La distribuzione di prodotti fertilizzanti, nel loro complesso, segna un aumento e passa da 4.345.403 tonnellate nel 2019 a 4.930.148 nel 2020 (+13,5%). In particolare, per quanto riguarda i fertilizzanti semplici, la distribuzione ammonta a 1.372.498 (+19,5% rispetto al 2019).
Nel 2020, la distribuzione complessiva di prodotti fitosanitari aumenta del 9,5%, rispetto all’anno precedente (da 111,0 milioni di chilogrammi nel 2019 a 121,6 nel 2020). Cresce anche la quantità di principi attivi contenuti nei prodotti: da poco meno di 49 del 2019 sale a oltre 56 milioni di chilogrammi (+16,4%). Aumenta, conseguentemente, anche la quantità di principi attivi distribuiti per ettaro: da 3,9 chilogrammi per ettaro di Sau nel 2019, a 4,5 nel 2020.
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2020, le aziende agrituristiche segnano una crescita del +1,9 %, con un saldo positivo di 484 aziende, rispetto al 2019.
La crisi pandemica sembra aver colpito in maniera differente le diverse aree del Paese. Rispetto al 2019, il numero di agriturismi, nel 2020, registra un aumento al Sud (+3,4%) e al Nord (+3,0%); è sostanzialmente stabile al Centro (+0,8%), mentre diminuisce nelle Isole (-1,2%).
La maggiore densità di agriturismi si rileva in Trentino Alto Adige/Sudtirol, dove si contano circa 27 agriturismi per 100 kmq, soprattutto nella Provincia autonoma di Bolzano/Bozen, che raggiunge picchi di 100 agriturismi ogni 100 kmq. Seguono, per densità di agriturismi, Toscana (23 agriturismi per 100 Kmq) e l’Umbria (16).
All’interno del territorio nazionale, altre aree si caratterizzano per una forte presenza di agriturismi: l’area meridionale del Piemonte, la parte orientale del Friuli-Venezia Giulia, quella occidentale di Veneto e Liguria, e l’estremità meridionale della Puglia.
Il Sud si conferma l’area geografica con la maggiore presenza di imprenditrici: la quota di agriturismi condotta da donne rappresenta complessivamente il 46,2%, toccando il 50,2% in Basilicata, il 47,6% in Campania e il 47,1% in Abruzzo. Tale percentuale si attesta invece al 37,2% nel Centro e al 28,7% al Nord. In particolare, il Nord evidenzia una situazione molto disomogenea con quote femminili rilevanti in Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (45,8%) e Liguria (48,7%) e quote piuttosto basse in Trentino-Alto Adige/Sudtirol (+14,8%). Il numero di imprenditrici aumenta nel Nord-Est, soprattutto in Veneto (+18,4%), e nel Sud (+2,2%); all’aumento del numero di conduttrici in Campania (+11,4%), si contrappone un calo in Molise (-10,3%) e in Calabria (-7,6%).
La presenza femminile è rilevante nella conduzione degli agriturismi con fattorie didattiche, un fenomeno innovativo e in costante crescita negli ultimi anni: dal 2011 il loro numero è aumentato del 70,3%. Nel 2020, le fattorie didattiche mostrano una crescita dell’11,4% rispetto all’anno precedente, e rappresentano una quota sempre crescente sul totale degli agriturismi: 7,6% nel 2020, 7,0% nel 2019 e 6,4% nel 2018.
Per quanto riguarda i prodotti agroalimentari di qualità, nel 2019, oltre il 40,7% dei produttori si trova nelle aree meridionali. Nella sola Sardegna, opera il 22,2% del totale dei produttori, seguono Toscana (14,7%) e Trentino-Alto Adige/Sudtirol (12,8%). La tipicità dei prodotti di qualità è strettamente legata al territorio. A conferma di questo, gli allevamenti sono presenti soprattutto in Sardegna (42,9% delle strutture), in Lombardia (12,3%) e in Emilia-Romagna (9,0%). La superficie agricola è destinata quasi esclusivamente alla produzione olivicola-olearia e ortofrutticola. Toscana (27,8%), Puglia (20,6%) e Sicilia (13,3%) sono le Regioni con la maggior quota di superficie investita in produzioni Dop e Igp, rispetto al totale nazionale. Nel 2019, il 42,6% dei trasformatori si distribuisce tra Emilia-Romagna (18,8%), Toscana (14,5%) e Campania (9,2%).
Nel 2020, Il Nord-Est si conferma l’area con maggior distribuzione di fertilizzanti nel complesso (35% del totale Italia). Rispetto al 2019, si segnala un aumento nella distribuzione di fertilizzanti, in particolare nel Nord-Ovest (+20,8%) e nel Mezzogiorno (+15,9%). La distribuzione dei fertilizzanti semplici registra un aumento (19,5%), rispetto al 2019. Nel 2020, la quantità di fertilizzanti semplici distribuita per ettaro di Sau si attesta: nel Nord-Est a 0,22 tonnellate (+0,06 rispetto all’anno precedente); nel Nord-Ovest rimane invariata a 0,17 tonnellate; nel Centro e al Mezzogiorno è pari, rispettivamente, a 0,10 e 0,05 tonnellate.
Fertilizzanti semplici. Anno 2020 (Tonnellate per ettaro di Sau)
In Italia, nel 2020, sono stati distribuiti 121,6 milioni di chilogrammi di prodotti fitosanitari, di cui il 54,9% al Nord, l’11,3% al Centro e il 33,9% nel Mezzogiorno. In particolare, il Nord-Est si conferma l’area con la maggiore quantità di principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari distribuiti per ettaro di Sau (pari a 9,06 kg/ha). Nel complesso, si registra una crescita della quantità di principi attivi distribuiti in tutte le ripartizioni geografiche.
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
L’Italia si conferma, come negli anni precedenti, il primo Paese per numero di prodotti agroalimentari di qualità con riconoscimenti Dop, Igp e Stg. I prodotti di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2019 sono 300.
Nella graduatoria Ue dei Paesi che valorizzano le proprie produzioni di qualità, l'Italia è seguita dai seguenti Paesi prevalentemente appartenenti all'area del Mediterraneo: Francia (251 prodotti di qualità) e Spagna (198) Portogallo (139) e Grecia (108).
Prodotti agroalimentari di qualità Dop, Igp e Stg. Anno 2019 (Valori assoluti)