Le scelte adottate dai cittadini per ampliare e mantenere aggiornate le proprie conoscenze, la fruizione delle diverse attività culturali, nonché la pratica di attività fisica sono alcune delle dimensioni che contribuiscono alla determinazione del capitale sociale di un Paese e quindi il senso civico dei suoi cittadini. L’analisi dei comportamenti dei cittadini nella sfera culturale può offrire un contributo significativo alla misura del benessere personale e al grado di coesione sociale, oltre alla disamina delle condizioni esclusivamente economiche. La dimensione culturale, infatti, è particolarmente significativa in tutte le economie avanzate, poiché è associata positivamente alla crescita del reddito pro capite.
In breve
- Nel 2022, le famiglie italiane destinano a ricreazione e cultura il 6,9% della spesa per consumi, a fronte di una media europea dell’8,4%.
- Nel 2023, continua la ripresa della fruizione delle attività culturali disponibili fuori casa. Gli incrementi maggiori, rispetto al 2022 (prossimi o di poco superiori ai 10 punti percentuali), interessano i concerti musicali, gli spettacoli cinematografici, le visite a musei e mostre e quelle a siti archeologici e monumenti. Per la gran parte delle attività più colpite dalle restrizioni dovute alla pandemia, si registra un recupero rispetto ai livelli pre-pandemici, ad eccezione della fruizione di spettacoli cinematografici.
- Nel 2023, sale lievemente (1 punto percentuale) la quota di quanti leggono almeno un libro all’anno, nel tempo libero, e diminuisce, nella stessa misura, la percentuale di lettori di quotidiani.
- Nel 2023, come nell’anno precedente, libri e quotidiani si leggono più al Nord che al Mezzogiorno, con l’eccezione della Sardegna, dove la quota di lettori è analoga a quella del Nord.
- Nel 2023, la quota di persone di 6 anni e più che ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi, per leggere giornali, informazioni e riviste online, corrisponde al 44,2%.
- Nel 2022, la quota di titoli pubblicati a stampa per i quali è disponibile anche una versione e-book è pari al 45% della produzione editoriale, in leggero aumento (+2,6%), rispetto al 2021, ma nel 2023, solo il 12,9% per cento degli utenti di internet utilizza la rete per accede ai libri in formato digitale. I giovani d’età tra i 15 e i 24 anni sono i maggiori utilizzatori del web per quest’attività.
- Nel 2022, pratica sport nel tempo libero poco più di un terzo della popolazione di 3 anni e più (34,6%). La quota più elevata è in Trentino-Alto Adige/Sudtirol (56,0%), mentre quella più bassa è in Calabria (18,9%).
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2022, le famiglie italiane destinano mediamente alla spesa per ricreazione e cultura il 6,9% della spesa complessiva per consumi finali.
Nel 2023, continua la ripresa generalizzata della fruizione delle attività culturali svolte fuori casa, iniziata nel 2022, dopo il calo senza precedenti registrato negli anni della pandemia. Gli incrementi più consistenti hanno riguardato gli altri concerti di musica (21,7%, rispetto al 11,2% del 2022), la visione di spettacoli cinematografici (40,9%, rispetto al 30,6 % del 2022), le visite a musei e mostre (32,6%, rispetto al 22,6% del 2022) e quelle a siti archeologici e monumenti (29,7%, rispetto al 20,7% del 2022).
Nel 2023, aumenta lievemente la quota di lettori di libri, pari al 40,1% della popolazione di 6 anni e più (39,3%, nel 2022). Tra questi, il 43,7% legge fino a 3 libri l'anno, mentre i “lettori forti” (12 o più libri letti in un anno) sono il 15,4%. La lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani (fascia d’età 11-24 anni) e delle donne.
Nel 2023, è in leggero calo la quota di lettori di quotidiani, rispetto al 2022. I maschi, più delle femmine, hanno l’abitudine di leggere quotidiani e, per entrambi i sessi, i maggiori lettori di quotidiani appartengono alla fascia d’età più adulta, dai 45 anni e più.
Nel 2023, rispetto al 2022, la percentuale di individui che leggono giornali, informazioni e riviste su Internet (44,2%) rimane stabile. Il fenomeno è più diffuso tra i maschi (46,8%, con una differenza di 5 punti percentuali rispetto alle femmine). La fascia di età più attiva è quella tra i 25 e i 54 anni, con un picco nella fascia d’età 35-44 anni (62,1%).
Nel 2022, la quota di titoli pubblicati a stampa, per i quali è disponibile anche una versione e-book, è pari al 45% della produzione editoriale, in leggero aumento (+2,6%), rispetto al 2021, ma nel 2023, solo il 12,9% per cento degli utenti di Internet utilizza la rete per accede ai libri in formato digitale. I giovani d’età tra i 15 e i 24 anni sono i maggiori utilizzatori del web per quest’attività, con un picco nella fascia d’età 20-24 anni (26,2%).
Nel 2023, rispetto all’anno precedente, rimane stabile la quota di persone di 6 anni e più che ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per leggere o scaricare e-book. Per questo tipo di attività, si registra un vantaggio a favore delle femmine, che diventa più ampio nelle fasce d’età più giovani, in cui la lettura dei libri in formato digitale è più diffusa. Il 30,4% delle ragazze nella fascia d’età tra i 20 e i 24 anni ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per leggere o scaricare libri online o e-book, rispetto al 22,3% dei coetanei maschi.
Per quanto riguarda la pratica sportiva nel tempo libero, nel 2022, è poco più di un terzo della popolazione di 3 anni e più (34,6%) a svolgerla. La propensione a svolgere tale attività è più elevata tra i maschi (40,2% rispetto al 29,2% delle femmine). Soltanto poco più di un quarto della popolazione si dedica alla pratica sportiva in modo continuativo.
Lettori di quotidiani, Libri, quotidiani e riviste su internet (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2021, il valore più elevato della spesa per beni e servizi a carattere culturale si osserva nel Nord Italia, dove rappresenta circa il 7,0% della spesa complessiva per consumi finali. Nelle Regioni del Centro, il valore è pari al 6,3% e scende al 5,2% nel Mezzogiorno. Le regioni in cui le famiglie hanno destinato a consumi culturali e ricreativi una quota maggiore della spesa finale sono: Piemonte (7,9%), Provincia autonoma di Trento (7,6%), Emilia-Romagna (7,3%), Umbria (7,3%) e la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen (7,3%). Tra il 2004 e il 2021, in Italia, la quota di spesa destinata dalle famiglie ai consumi culturali si è ridotta di 0,9 punti percentuali. La tendenza è generalizzata nelle ripartizioni territoriali e nelle Regioni: la riduzione maggiore si registra nel Mezzogiorno e al Centro (-1,1 punto percentuale), in particolar modo, in Puglia e Toscana (rispettivamente, -1,7 e -1,5 punti percentuali).
Nel 2023, la ripresa della fruizione di attività culturali svolte fuori casa, pur avendo riguardato tutta la penisola, interessa particolarmente il Centro-Nord. Il divario di partecipazione culturale con il Mezzogiorno, ridottosi negli anni della pandemia a causa del calo generalizzato della fruizione culturale, riguarda particolarmente le visite a musei e mostre (rispettivamente, 37,4% nel Centro-Nord e 23,3% nel Mezzogiorno) e a siti archeologici e monumenti (33,4% e 22,5%).
Nel 2023, come nel 2022, le Regioni del Mezzogiorno, rispetto a quelle del Nord-Ovest e Nord-Est, manifestano una minore propensione alla lettura di libri (rispettivamente, 28,5% e 47,1%), con l’eccezione della Sardegna, che registra una quota di lettori più elevata (38,6%), se confrontata con le altre Regioni del Mezzogiorno.
Nel 2023, nel Nord, rispetto alle altre ripartizioni, la lettura dei quotidiani coinvolge una percentuale più alta dei residenti, in particolare al Nord-Est (32,7%). Nel Mezzogiorno, fa eccezione la Sardegna, dove la quota di lettori di quotidiani (30,7%) supera quella di alcune Regioni settentrionali, così come la quota dei lettori forti (5 o più volte a settimana, pari al 36,8%).
Persone di 6 anni e più che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. Anno 2023 (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
Nel 2023, la lettura di giornali, informazioni e riviste su Internet è più diffusa nel Nord. Spiccano, in testa alla graduatoria, la Provincia autonoma di Trento (51,7%), il Friuli Venezia Giulia (50%), seguite dal Lazio (49,2%) mentre Calabria, Sicilia e Puglia sono le Regioni dove tale fenomeno è meno diffuso.
L’uso della rete per leggere o scaricare e-book è più diffuso nel Centro-Nord (14%), in particolare, nella Provincia autonoma di Trento (15,8%) e in Lombardia (15,7%), mentre nel Mezzogiorno, la quota scende al 10,7%.
Per quanto riguarda la pratica sportiva nel tempo libero, nel 2022, la propensione più alta si registra nel Nord-Est (41,9%) ed è particolarmente elevata in Trentino-Alto Adige/Sudtirol (56,0%). La propensione più bassa si rileva, invece, nel Mezzogiorno (24,6%), dove la quota più bassa è in Calabria (18,9%).
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2022, la quota di spesa delle famiglie italiane destinata a consumi culturali (6,9%) è decisamente inferiore alla media dei Paesi Ue (8,4%). I Paesi che si collocano nella parte più bassa della graduatoria europea, e che presentano una quota percentuale di spesa in consumi culturali inferiore a quella italiana, sono: Lussemburgo, Grecia, Polonia, Irlanda, Romania e Portogallo. All’estremo opposto, si trovano Svezia e Danimarca, la cui spesa supera il 10%.
Spesa delle famiglie per ricreazione e cultura. Anno 2022 (in percentuale della spesa totale per consumi finali)
Nel 2023, l’Italia occupa l’ultima posizione nella graduatoria europea, con il 52,8% di individui nella fascia d’età tra i 16 e i 74 anni che legge giornali, informazioni e riviste su Internet, mentre la Finlandia occupa il primo posto (91%). Il valore medio per i 27 Paesi Ue è pari al 64,2%.