La dotazione infrastrutturale di un Paese ha un impatto rilevante sul suo sviluppo economico. Gli indicatori proposti sono pertanto connessi alla dotazione infrastrutturale italiana, riferita a: autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, principali flussi di trasporto, incidentalità stradale e tassi di motorizzazione. I trasporti e le infrastrutture rivestono un ruolo chiave anche per l’impatto che hanno sull’ambiente, sulla sicurezza e sulla qualità della vita della popolazione.
In breve
- Nel 2021, le linee ferroviarie italiane in esercizio si estendono per 28,4 km ogni 100 mila abitanti.
- L’intera rete ferroviaria delle Regioni Sardegna e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste è a binario non elettrificato.
- La rete ferroviaria nazionale dotata di binario per l’alta velocità costituisce solo il 6% della lunghezza complessiva dei binari e interessa solo sei Regioni italiane su venti. L’ Emilia-Romagna si colloca al primo posto con il 24% dei suoi binari dedicati alla linea di alta velocità.
- Nel 2021, Lazio e Lombardia rappresentano il 42,5% del trasporto aereo di passeggeri.
- Nel 2021, il trasporto di merci su strada registra un aumento del 8,8%, rispetto al 2020.
- Nel 2021, il movimento delle merci in navigazione internazionale, che aveva subito un forte calo a seguito della pandemia da COVID-19, torna ad assestarsi sui livelli pre-pandemia, grazie ad un incremento del 13%, rispetto al 2020, mentre quello in navigazione di cabotaggio perde un ulteriore 3%.
- Il porto di Trieste, con un aumento del 4,9%, raggiunge il livello pre-pandemia e si conferma, anche nel 2021 il primo porto italiano per il trasporto merci e l’ottavo tra i maggiori porti europei.
- Nel 2021, l’Italia si conferma al primo posto tra i Paesi europei per numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (21,6% del totale Ue).
- Il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo. Resta, in seconda posizione, il porto di Reggio di Calabria (sul quale va a confluire anche il movimento passeggeri di Villa San Giovanni), mentre il porto di Napoli scende in settima posizione. I tre porti movimentano insieme ben il 7,8% del totale dei passeggeri nei porti europei.
- Nel 2021, è in netta ripresa il settore crocieristico, quasi azzerato nel 2020; nell’anno in esame, registra un aumento del 191,7% per i passeggeri imbarcati, sbarcati o in transito sulle navi da crociera.
- Nel 2021, con 675 autovetture ogni mille abitanti, l’Italia è fra i Paesi a più alto tasso di motorizzazione dell’Unione europea.
- Nel 2021, in Italia, si reca al lavoro con i mezzi pubblici il 7,9% degli occupati. Il 71,6% utilizza l’auto privata.
- Il numero dei morti nel 2021 aumenta (+20,0%), rispetto al 2020, a seguito della ripresa della circolazione dopo la pandemia da COVID-19. Ogni giorno muoiono sulle strade italiane circa 8 persone.
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2021, le linee ferroviarie in esercizio, gestite da Rfi S.p.a., si estendono per 16.762 chilometri (28,4 km ogni 100 mila abitanti). Rispetto all’anno precedente, l’incremento della rete in termini di chilometri (53 km circa), è da ascriversi all’acquisizione, da parte di Rfi S.p.a., di una linea regionale in concessione alla Regione Umbria. La rete dotata di binario per l’alta velocità costituisce il 6,0% della lunghezza complessiva dei binari.
Nel 2021, nonostante il permanere (soprattutto nella prima metà dell’anno) di alcune limitazioni agli spostamenti, i passeggeri che hanno viaggiato in treno sono stati quasi 492 milioni, con un incremento rispetto al 2020 del 26,1%. Analogamente, il trasporto interno di merci su ferro è cresciuto, attestandosi intorno ai 38 milioni di tonnellate (+19,1%, rispetto al 2020) e sviluppando un traffico di circa 13 milioni di tonnellate-chilometro (+20,5%, rispetto al 2020).
Nel 2021, il trasporto aereo fa registrare 80,6 milioni di passeggeri trasportati, contro i 52,8 milioni del 2020 e i 192,9 milioni del 2019.
La tendenza, in aumento per il trasporto aereo di passeggeri almeno fino al 2019, grazie all’incremento di voli a basso costo (low cost), è gravemente mutata nel 2020 a causa delle limitazioni governative alla mobilità imposte ai cittadini durante la pandemia da COVID-19. Nel 2021, il trasporto aereo di passeggeri e merce ha registrato un lieve incremento, rispetto al periodo pandemico.
Eccezionalmente nel 2021, per effetto dell’incertezza derivante dalla pandemia da COVID-19, la componente nazionale di passeggeri (42,0 milioni) sbarcati e imbarcati su voli commerciali ha superato di poco la componente internazionale (38,6 milioni); quella internazionale del trasporto di merce e servizi postali si conferma sempre preponderante.
Nel 2021, i principali porti commerciali italiani, come definiti in base alle nomenclature statistiche internazionali, sono 137 e sono distribuiti lungo le coste di 14 Regioni.
A livello di ripartizione territoriale, se ne contano 8 nel Nord-Ovest (tutti in Liguria), 12 nel Nord-Est, 28 nel Centro-Italia e 89 nel Mezzogiorno (il 65% del totale, di cui 50 nelle due Isole maggiori e 39 nelle Regioni del Sud).
Nel 2021, la classificazione dei porti statistici italiani, secondo la Direttiva Europea 42 del 2009, comprende 84 porti italiani, di cui 23 porti principali solo per le merci, ( “main ports for goods” con più di un milione di tonnellate di merci, ma meno di 200 mila passeggeri); 15 porti principali solo per i passeggeri (“main ports for passengers” con più di 200 mila movimenti di passeggeri, ma meno di un milione di tonnellate di merci); 18 porti principali in termini di traffico, sia di merci, sia di passeggeri. I restanti 28 porti sono considerati porti minori.
Il 2021 vede una lenta ripresa del trasporto marittimo dei passeggeri che registra un 5% in più, rispetto all’anno 2020, che era stato drammatico a causa delle limitazioni governative alla mobilità imposte ai cittadini durante la pandemia. Nonostante la fine dello stato emergenziale, siamo ancora ben lontani dai numeri pre-pandemici, registrando comunque un calo del 33,1%, rispetto al 2019. A livello europeo, rispetto al 2019, il trasporto di persone via mare registra un aumento del 16,4%. L’Italia mantiene il primo posto in Europa per quantità di passeggeri imbarcati e sbarcati (21,6% del totale Ue), seguita dalla Grecia (19,5% del totale Ue); nel complesso movimentano il 41,1% dei passeggeri in ambito europeo. In netta ripresa il settore crocieristico, che era stato quasi azzerato nel 2020; nell’anno in esame, 2021, registra un aumento del 191,7% dei passeggeri imbarcati, sbarcati o in transito sulle navi da crociera.
Nell’anno post-pandemia il movimento delle merci in navigazione internazionale, che aveva subito un forte calo, torna ad assestarsi sui livelli antecedenti, grazie ad un incremento del 13%, rispetto al 2020, mentre la navigazione di cabotaggio perde un ulteriore -3%.
Nel 2021, il traffico internazionale di merce in container subisce un calo del 3%. I cinque principali porti italiani per movimentazione container che, da soli, hanno movimentato il 76,5% delle merci trasportate in container, sono: Gioia Tauro, Genova, La Spezia, Livorno e Napoli che supera, se pur di poco, il porto di Trieste nella top-five.
Più in dettaglio, i porti di Gioia Tauro e di Genova sono cresciuti rispettivamente del 7,7% e del 5,2%, rispetto all’anno passato, arrivando a movimentare, da soli, il 50% delle merci in container dell’intero Paese.
Nel 2021, l’Italia realizza servizi di trasporto di merci su strada pari a 144.985.999 migliaia di tonnellate-chilometro (Tkm), registrando un aumento dell’8,8 %, rispetto all’anno precedente.
I servizi di trasporto merci su strada effettuati nel 2021 ammontano a 23,2 milioni di tonnellate-km per 10.000 abitanti, con un aumento del 9,4%, rispetto al 2020.
L'Italia dispone di una rete autostradale che, nel 2020, ha un’estensione pari a 6.977 km, invariata rispetto a quella dell’anno precedente.
Nel 2021, Il tasso di motorizzazione si attesta su 675 autovetture ogni mille abitanti ed è in aumento rispetto all’anno precedente.
Nel 2021, il 70,1% degli studenti e l'87,7% degli occupati hanno usato un mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di studio o di lavoro. L’automobile si conferma il mezzo più utilizzato: dal 40,0% degli studenti come passeggeri e dal 71,6% degli occupati come conducenti. Gli studenti si spostano più frequentemente a piedi (29,9%) o con i mezzi pubblici (26,1%), rispetto agli occupati (rispettivamente, 12,3% e 7,9%).
Nel 2021, sono 2.875 le vittime della strada, in forte aumento rispetto all’anno precedente (+20,0%). Aumenta, sempre per la ripresa della mobilità, il tasso di mortalità stradale (morti in incidente stradale per milione di abitanti), passando da 40,3 vittime nel 2020, a 48,6 nel 2021.
Nel corso degli anni, la mortalità per incidente stradale è stata segnata da una forte riduzione, ma dal 2014 si registra un andamento oscillante, con una media di 9 vittime al giorno, e una riduzione nel 2020 per fattori esogeni.
Incidenti stradali (per 1.000 veicoli circolanti)
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2021, l’estensione e le caratteristiche tecniche della rete ferroviaria continuano a presentare forti diseguaglianze. Nel Mezzogiorno, la densità della rete rapportata alla popolazione residente è analoga a quella del Nord-Est, tuttavia, a differenza del Nord-Est, quasi il 42% delle linee risulta non elettrificato. Da evidenziare i primi segnali di ammodernamento della rete del Veneto, con un upgrade delle linee (da binario non elettrificato a binario semplice elettrificato) di ben 91 km, rispetto allo scorso anno, e della Puglia, in cui l’up-grade ha riguardato, invece, il passaggio di circa 12 km di linee da binario semplice elettrificato a binario doppio elettrificato. In Umbria, l’incremento di 52 km di rete (a binario semplice elettrificato) discende dall’acquisizione, da parte di Rfi S.p.a., di una linea locale in passato affidata alla gestione da parte della stessa Regione Umbria.
Rete ferroviaria in esercizio. Anno 2021 (km per 100.000 abitanti)
Nel 2021, Lazio e Lombardia rappresentano il 47% del trasporto aereo di passeggeri sbarcati e imbarcati negli aeroporti italiani (rispettivamente, 11,4 milioni e 13,2 milioni), grazie alla presenza dei maggiori snodi aeroportuali di Fiumicino e Ciampino, nel Lazio, e di Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio, in Lombardia. Seguono, per movimento passeggeri, Sicilia, Veneto, Sardegna, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte.
Nel 2021, oltre il 60 % delle merci trasportate tra i porti italiani, in navigazione di cabotaggio, è assorbito da Sicilia, Sardegna, Toscana e Liguria, rispettivamente con il 23%, il 14%, 12% e l’11% del totale.
Rispetto al 2020, si registrano sensibili incrementi dei quantitativi di merci trasportate nel Lazio (+13,9%) e in Sardegna (+11,2%), ne consegue che la quantità di merci in transito ha superato anche quella relativa all’anno pre-pandemico, mentre si registrano flessioni soprattutto in Puglia (-21%), Campania (-15,3%) e Friuli-Venezia Giulia (-14,7%).
Le Regioni sul versante adriatico, nonostante registrino nel 2021 una diminuzione del gap, faticano a ritornare sui livelli pre-pandemia nel trasporto merci in cabotaggio. Lo dimostra l’esempio della Regione Emilia-Romagna che, nel 2021, ha una flessione del 2,7%, rispetto all’anno precedente, ma è bene evidenziare come rimanga ben lontana dai numeri del 2019, perdendo il 32,4%. Si registrano trend analoghi per la maggior parte delle Regioni adriatiche con Puglia (-30,4%), Friuli-Venezia Giulia (-23,3%), Abruzzo (-18,6%) e Veneto (-17,2%), che mostrano una notevole flessione, rispetto all’anno 2019.
L’Italia dispone di una dotazione di 2.152 accosti così distribuiti: 404 Nord-Est, 260 Nord-Ovest, 486 Centro, 519 Sud e 483 Isole. Tra le Regioni, la Toscana è quella con la maggiore dotazione di accosti (288), seguita dalla Sicilia (276).
Il 55,0% dei servizi di trasporto merci su strada, in Italia, ha origine in quattro Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, ed Emilia Romagna. Nel confronto con l’anno precedente, a livello di ripartizione geografica, nel 2021 si registra una crescita dei servizi di trasporto merci su strada in quasi tutte le Regioni, in particolare in quelle del Nord-Est con +10,4%, seguite dal Centro con +9,3% (dove le Marche risultano avere la crescita maggiore, pari a 19,5%).
Le Regioni del Centro registrano il tasso più alto di motocicli per mille abitanti (133,8), seguite da quelle del Nord-Ovest (129,5).
Il tasso di motorizzazione più alto è nel Nord-Est (707 autovetture ogni mille abitanti); il Nord-Ovest registra, invece, il tasso più basso (644 autovetture per mille abitanti).
Per le Regioni del Mezzogiorno, nel 2021, gli studenti e gli occupati si spostano più frequentemente a piedi per raggiungere il luogo di studio (33,5%) e di lavoro (14,9%), mentre nel Centro-Nord, prevale l’uso dei mezzi di trasporto. In particolare, nel Nord-Ovest, tra gli occupati è più alta la quota di utenti di mezzi collettivi (10,3%) e, nel Nord-Est, è più frequente l’uso dell’automobile (76,6%) o di altri mezzi privati (11,2%); al Centro, tra gli studenti, è più diffuso l’uso dell’automobile come passeggero (42,0%).
La mortalità stradale presenta differenze territoriali significative. Il numero di morti per milione di abitanti è più elevato della media nazionale (48,6) in 12 Regioni, tra le quali Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Emilia-Romagna, Abruzzo, Umbria, Veneto, Sardegna e Marche. È più contenuto e sotto la media nazionale in Valle d'Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Campania, Liguria e Piemonte.
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2020, l’Italia dispone di 28,3 km di rete ferroviaria per 100 mila abitanti, al di sotto della media Ue a 27 Paesi (44,9 km) mentre, per la sola rete a binario doppio elettrificato, il valore di 12,9 km per 100 mila abitanti è prossimo alla media europea (15,9 km).
Nel 2021, con riferimento al trasporto aereo di passeggeri nell’Unione europea, si registra una forte riduzione complessiva, rispetto al 2019, e un leggero aumento, rispetto al 2020. Rapportando i dati sui passeggeri alla popolazione residente, l'Italia si colloca al tredicesimo posto, dopo la Francia. Nel 2021, tra gli aeroporti dell'Ue, Milano-Malpensa si colloca all’ottavo posto relativamente al trasporto di merci.
Nel 2021, l’Italia si conferma al primo posto tra i Paesi europei per numero di passeggeri trasportati e, al secondo posto, dopo l’Olanda, per merci trasportate via mare.
Il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo. Resta., in seconda posizione, il porto di Reggio di Calabria (sul quale va a confluire anche il movimento passeggeri di Villa San Giovanni), mentre il porto di Napoli scende in settima posizione. I tre porti movimentano insieme ben il 7,8% del totale dei passeggeri dei porti europei.
Il porto di Trieste si conferma anche quest’anno il primo porto italiano per il trasporto merci via mare, mantenendo invariata la sua posizione, all’ottavo posto nella graduatoria europea.
Nel 2021, il primo Paese Europeo per offerta di servizi di trasporto merci su strada è la Polonia con 379.838 milioni di tonnellate-chilometro, seguita dalla Germania (296.136 milioni di tonnellate-chilometro); l’Italia si colloca tra i primi cinque Paesi, realizzando servizi di trasporto merci pari a 144.983 milioni di tonnellate-chilometro.
Nel 2021, con 675 autovetture per mille abitanti, l’Italia continua ad essere uno dei Paesi d’Europa a più alto tasso di motorizzazione, preceduta soltanto da Polonia (687) e Lussemburgo (681).
Autovetture. Anno 2021 (per 1.000 abitanti)
Nel 2021, in Italia, il numero delle vittime per incidenti stradali, rispetto alla popolazione residente (48,6 per milione di abitanti), risulta superiore alla media Ue (44,7 per milione di abitanti). L'Italia si colloca al quindicesimo posto della graduatoria europea, presentando una maggiore mortalità rispetto a Spagna, Germania e Francia, tra i grandi Paesi dell’Ue.