La dotazione infrastrutturale di un paese ha un impatto rilevante sul suo sviluppo economico. Gli indicatori proposti sono pertanto connessi alla dotazione infrastrutturale italiana, riferita a: autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, principali flussi di trasporto, incidentalità stradale e tassi di motorizzazione. La rete dei trasporti e le infrastrutture rivestono un ruolo chiave anche per l’impatto che hanno sull’ambiente, sulla sicurezza e sulla qualità della vita delle persone.
In breve
- Nel 2023, le linee ferroviarie italiane in esercizio si estendono per 28,4 km ogni 100 mila abitanti.
- La rete ferroviaria nazionale dotata di binario per l’alta velocità costituisce solo il 6 per cento della lunghezza complessiva dei binari e interessa solo sei regioni italiane su venti. Fra le regioni italiane, l’Emilia-Romagna si colloca al primo posto con il 24 per cento dei suoi binari dedicati alla linea di alta velocità. L’intera rete ferroviaria delle regioni Sardegna e Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste è a binario non elettrificato.
- Tra il 2022 e il 2023, si rileva una diminuzione delle tonnellate di merce movimentate nel Trasporto aereo, mentre il numero di passeggeri trasportati continua ad aumentare, segno della netta ripresa.
- Nel 2023, in Italia, il trasporto di merci su strada registra una diminuzione, rispetto al 2022 (-3,9 per cento).
- Nel 2023, Lazio e Lombardia rappresentano il 48,5 per cento del trasporto aereo di passeggeri.
- Nel 2022, la quantità di merci imbarcate e sbarcate nei porti italiani subisce una contrazione del 4,7 per cento rispetto all’anno precedente, mentre il trasporto passeggeri, con un incremento del 22,7 per cento rispetto al 2021, tende a normalizzarsi nel confronto con i livelli pre-pandemici (-17,9 per cento, invece del -33,1 per cento dello scorso anno).
- Nel 2022, il movimento delle merci in navigazione internazionale, dopo il forte calo subito nel periodo pandemico, conferma la sua seppur lenta ripresa (+ 2 per cento, rispetto al 2021), mentre quello in navigazione di cabotaggio registra una perdita consistente (-17 per cento).
- Nel 2022, l’Italia non è più al primo posto tra i paesi europei per numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (15,4 per cento del totale UE); è superata dalla Grecia (20,1 per cento del totale UE), con la sua lenta ma costante crescita.
- Il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo (2,7 per cento del totale UE). Resta in seconda posizione il porto di Reggio di Calabria, con +2,5 per cento (sul quale va a confluire anche il movimento passeggeri di Villa San Giovanni), mentre il porto di Napoli esce dalla top ten
- Nel 2022, i cinque principali porti italiani per traffico internazionale di merce in container sono: Gioia Tauro, Genova, La Spezia, Trieste e Livorno. I primi due, da soli, movimentano ben il 54 per cento delle merci trasportate in container dell’intera Italia.
- L’Italia dispone di una dotazione di 2.152 accosti così distribuiti: 404 Nord-est, 260 Nord-ovest, 486 Centro, 519 Sud e 483 Isole. Tra le regioni, la Toscana è quella con la maggiore dotazione di accosti (288), seguita dalla Sicilia (276).
- Nel 2023, con 694 autovetture ogni mille abitanti, l’Italia è il Paese a più alto tasso di motorizzazione dell’Unione europea.
- Nel 2023, in Italia, il 71,1 per cento degli occupati si reca al lavoro guidando l’auto privata e l’8,9 per cento lo fa utilizzando i mezzi pubblici.
- Nel 2023, i passeggeri che hanno viaggiato in treno sono stati circa 814,5 milioni, con un aumento del 17,4 per cento, rispetto al 2022.
- Ogni giorno muoiono sulle strade italiane circa 8 persone. Nel 2023, il numero dei morti diminuisce rispetto al 2022 (-3,8 per cento). Le vittime aumentano solo per i conducenti di monopattini, di biciclette e biciclette elettriche. Nel 2023, alta mortalità, per incidente stradale in: Sardegna, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio.
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2023, in Italia, le linee ferroviarie in esercizio, gestite da RFI S.p.a., si estendono per 16.762 chilometri (escludendo i 70 chilometri di rete estera). La rete ferroviaria nazionale dotata di binario per l’alta velocità costituisce solo il 6 per cento della lunghezza complessiva dei binari.
Nel 2023, i passeggeri che hanno viaggiato in treno sono stati circa 814,5 milioni, segnando una crescita del 17,4 per cento, rispetto al 2022. Questo dato mostra un’importante ripresa del trasporto ferroviario, con numeri che si avvicinano ai livelli pre-pandemici.
Il trasporto nazionale di merci su ferrovia registra, invece, una consistente flessione sia in termini di tonnellate trasportate (-8,3 per cento) sia in tonnellate-km (Tkm) (-6,7 per cento).
Nel 2023, in Italia, il trasporto aereo fa registrare 196,8 milioni di passeggeri trasportati, a fronte di 164,3 milioni nel 2022 e 80,6 nel 2021. Per quanto riguarda il trasporto aereo di passeggeri, la tendenza in aumento fino al 2019, grazie all’incremento di voli a basso costo (low cost), è fortemente mutata a partire dal 2020, per poi registrare una risalita nel 2023, superando il livello pre-pandemico.
Nel 2023, aumentano di nuovo i passeggeri su voli internazionali (128,6 milioni), rispetto a quelli su voli nazionali (68,1 mln). La componente internazionale del trasporto di merce e posta si conferma preponderante.
Nel 2022, i principali porti commerciali italiani, come definiti in base alle nomenclature statistiche internazionali, sono 137 e sono distribuiti lungo le coste di 14 regioni.
A livello di ripartizione territoriale, se ne contano 8 nel Nord-ovest (tutti in Liguria), 12 nel Nord-Est, 28 nel Centro-Italia e 89 nel Mezzogiorno 65 per cento del totale), di cui 50 nelle due Isole maggiori e 39 nelle regioni del Sud.
Nel 2022, la classificazione dei porti statistici italiani, secondo la Direttiva europea 42 del 2009, comprende 84 porti italiani, di cui 19 porti principali solo per le merci (“main ports for goods” con più di un milione di tonnellate di merci, ma meno di 200 mila passeggeri); 17 porti principali solo per i passeggeri (“main ports for passengers” con più di 200 mila movimenti di passeggeri, ma meno di un milione di tonnellate di merci); 20 porti principali in termini di traffico sia di merci sia di passeggeri. I restanti 28 porti sono considerati porti minori.
Nel 2022, si assiste ad una netta ripresa del trasporto marittimo di passeggeri (+ 22,7 per cento, rispetto all’anno 2021), in avvicinamento progressivo ai livelli pre-pandemici
Nel 2022, la movimentazione delle merci in navigazione internazionale, in forte calo nel periodo pandemico, conferma la sua seppur lenta ripresa con un incremento del 2 per cento, rispetto al 2021, mentre quella in navigazione di cabotaggio fa registrare un importante decremento (-17 per cento).
Nel 2022, il traffico internazionale di merce in container subisce un calo pari al 12,5 per cento rispetto all’anno precedente. I cinque principali porti italiani per movimentazione container, che, da soli, movimentano l’80,7 per cento delle merci trasportate in container, sono: Gioia Tauro, Genova, La Spezia, Trieste e Livorno. Si registra un rientro del porto di Trieste nella top-five dei suddetti porti, a discapito del porto di Napoli. Più in dettaglio, tra i cinque porti principali per merci in container, gli unici due che registrano un trend positivo, rispetto all’anno recedente, sono quelli di Gioia Tauro (2,8 per cento) e Trieste (con un cospicuo +24 per cento). I porti di Genova, La Spezia e Livorno, al contrario, subiscono un calo, rispetto al 2021(rispettivamente, -14,1 per cento; -18,7 per cento; -26,1 per cento).
L'Italia dispone di una rete autostradale che, nel 2023, ha un’estensione pari a 7.558 km, compresi i trafori e i raccordi.
Nel 2023, l’Italia realizza servizi di trasporto di merci su strada pari a 145.172.898 migliaia di Tkm, registrando una diminuzione del -3,9 per cento rispetto all’anno precedente.
Nel 2023, I servizi di trasporto merci su strada effettuati ammontano a 20,6 milioni di Tkm per 10 mila abitanti, con una diminuzione del -14,3 per cento, rispetto al 2022.
Nel 2023, Il tasso di motorizzazione si attesta su 694 autovetture ogni mille abitanti ed è in aumento rispetto all’anno precedente.
Nel 2023, il 72,4 per cento degli studenti e l’88,2 per cento degli occupati hanno usato un mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di studio o di lavoro. L’automobile si conferma il mezzo più utilizzato: dal 37,2 per cento degli studenti come passeggeri e dal 71,1 per cento degli occupati come conducenti. Gli studenti si spostano più frequentemente a piedi (27,6 per cento) o con i mezzi pubblici (30,3 per cento), rispetto agli occupati (rispettivamente, 11,8 per cento e 8,9 per cento).
Nel 2023, il numero delle vittime della strada è 3.039, in diminuzione rispetto all’anno precedente (-3,8 per cento). Diminuisce anche il tasso di mortalità stradale (morti in incidente stradale per milione di abitanti), passando da 53,6, nel 2022, a 51,5, nel 2023.
Nel corso degli anni, la mortalità per incidente stradale è stata segnata da una forte riduzione, ma dal 2014 si registra un andamento oscillante, con una media di nove vittime al giorno e una riduzione nel 2020, per fattori esogeni.
Incidenti stradali (per 1.000 veicoli circolanti)
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2023, l’estensione e le caratteristiche tecniche della rete ferroviaria continuano a presentare forti diseguaglianze. Nel Mezzogiorno, la densità della rete in rapporto alla popolazione residente permane su valori analoghi a quelli del Nord-est. Tuttavia, vi è una significativa differenza nella qualità dell’infrastruttura: quasi il 42 per cento delle linee ferroviarie nel Mezzogiorno è ancora non elettrificata. Da ciò discendono un significativo gap infrastrutturale ed evidenti implicazioni sullo sviluppo economico e sulla mobilità sostenibile, in una vasta area dell’Italia.
La rete ferroviaria nazionale dotata di binario per l’alta velocità interessa solo sei regioni italiane: Emilia-Romagna (24 per cento della rete regionale), Lazio (13,7 per cento), Campania (10,4 per cento), Lombardia (8,8 per cento), Piemonte (8,5 per cento) e Toscana (1,7 per cento).
Rete ferroviaria in esercizio. Anno 2023 (km per 100.000 abitanti)
Nel 2023, Lazio e Lombardia rappresentano il 48,5 per cento del trasporto aereo di passeggeri sbarcati e imbarcati negli aeroporti italiani, con 44,2 milioni nel Lazio e 51,2 milioni in Lombardia, grazie alla presenza dei maggiori snodi aeroportuali laziali (Fiumicino e Ciampino) e lombardi (Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio). Si collocano ai primi dieci posti per passeggeri: Lombardia, Lazio, Sicilia, Veneto, Campania, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna, Toscana e Piemonte; in questo periodo, in queste regioni, si riprende a viaggiare verso l’estero per piacere; si effettuano viaggi d’affari e di collegamento con il resto del paese.
Nel 2022, la navigazione di cabotaggio fa registrare un calo del 17 per cento delle merci trasportate tra i porti italiani. Analogamente a quanto accadeva nel 2021, le regioni Sicilia, Sardegna, Toscana e Liguria movimentano il 60,5 per cento del totale trasportato. Le regioni Toscana, Sicilia, Sardegna e Liguria registrano una sensibile diminuzione rispetto al 2021 (rispettivamente -19,3 per cento, -18,5 per cento, -10,9 per cento e -7,6 per cento). L’unica regione in contro tendenza è il Friuli-Venezia Giulia (+ 29,8 per cento rispetto allo scorso anno). Le regioni che registrano le perdite maggiori sono Lazio, Campania e Veneto (rispettivamente -40,9 per cento, -31,8 per cento e -27,8 per cento).
L’Italia dispone di una dotazione di 2.152 accosti così distribuiti: 404 Nord-est, 260 Nord-ovest, 486 Centro, 519 Sud e 483 Isole. Tra le regioni, la Toscana è quella con la maggiore dotazione di accosti (288), seguita dalla Sicilia (276).
In Italia, il 54,1 per cento dei servizi di trasporto merci su strada ha origine in quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna; a livello di ripartizione geografica, nel 2023 si registra, nel confronto con l’anno precedente, una generale diminuzione, ad eccezione del Mezzogiorno, che risulta sostanzialmente stabile, con una variazione pari a +0,1 per cento.
Le regioni del Centro registrano il tasso più alto di motocicli per mille abitanti, pari a 138,2 seguite da quelle del Nord-ovest con 135,4 motocicli per mille abitanti; l’indicatore registra comunque una crescita, rispetto all’anno precedente, in tutte le ripartizioni geografiche.
Il tasso di motorizzazione più alto è nel Nord-est (729 autovetture ogni mille abitanti); il Nord-ovest registra, invece, il tasso più basso (661 autovetture per mille abitanti).
Nel 2023, nelle regioni del Mezzogiorno, gli studenti e gli occupati si spostano più frequentemente a piedi per raggiungere il luogo di studio (30,9 per cento) e di lavoro (14,7 per cento), mentre nel Centro-nord prevale l’uso dei mezzi di trasporto. In particolare, nel Nord-ovest, tra gli occupati, è più alta la quota di utenti di mezzi collettivi (11,8 per cento); nel Nord-est, è più frequente l’uso dell’automobile (74,3 per cento) o di altri mezzi privati (11,7 per cento); al Centro e nel Mezzogiorno, tra gli studenti, è più diffuso l’uso dell’automobile come passeggero (41,3 per cento e 38,1 per cento).
Nel 2023, la mortalità stradale presenta differenze territoriali significative. Il numero di morti per milione di abitanti è più elevato della media nazionale (51,5) in 12 regioni, tra le quali: Sardegna, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio, per citarne alcune. È più contenuto e sotto la media nazionale in: Liguria, Lombardia, Campania, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e Piemonte.
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2022, l’Italia dispone di 28,5 km di rete ferroviaria per 100 mila abitanti, al di sotto della media UE dei 27 paesi (45 km), mentre, per la sola rete a binario doppio elettrificato, il valore di 13 km per 100 mila abitanti è prossimo alla media europea (16,3 km).
In ambito UE, in relazione al trasporto aereo di passeggeri, si registra un discreto aumento complessivo, rispetto al 2022, in tutti i paesi. Rapportando i dati sui passeggeri alla popolazione residente, l'Italia si colloca al tredicesimo posto, dopo il Belgio, ogni 100 residenti. Tra gli aeroporti dell'UE, nel 2023, Fiumicino ricopre il settimo posto nella graduatoria dei primi 10 aeroporti nei paesi UE per trasporto passeggeri, mentre Milano Malpensa riveste il nono posto, relativamente al trasporto di merci e posta.
Nel 2022, l’Italia non è più al primo posto tra i paesi europei per numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (15,4 per cento del totale Ue). Viene superata dalla Grecia (20,1 per cento del totale UE) con la sua lenta ma costante crescita.
Il porto di Messina si conferma il porto che movimenta più passeggeri a livello europeo (2,7 per cento del totale UE). Resta in seconda posizione il porto di Reggio di Calabria, con il suo 2,5 per cento (sul quale va a confluire anche il movimento passeggeri di Villa San Giovanni), mentre il porto di Napoli esce dalla top-ten europea.
Il porto di Trieste si conferma anche nel 2021 il primo porto italiano per il trasporto merci via mare, mantenendo invariata la sua posizione, all’ottavo posto nella graduatoria europea. A livello nazionale, per quanto riguarda le merci trasportate in container, il porto di Trieste sale al quarto posto, con il suo 8,7 per cento (a fronte del 6,1 per cento, nel 2021).
Nel 2023, il primo paese europeo per offerta di servizi di trasporto merci su strada è la Polonia, con 377,873 milioni di tonnellate-chilometro, seguita dalla Germania (286,408 milioni di tonnellate-km); l’Italia si colloca tra i primi cinque paesi, realizzando servizi di trasporto merci pari a 145,173 milioni di tonnellate-km.
Nel 2023, con 694 autovetture per mille abitanti, l’Italia risulta essere il paese europeo a più alto tasso di motorizzazione. Tra i più alti tassi di motorizzazione, seguono quello del Lussemburgo (675) e di Cipro (670).
Autovetture. Anno 2023 (per 1.000 abitanti)
Nel 2023, in Italia, il numero delle vittime per incidenti stradali, rispetto alla popolazione residente (51,5 per milione di abitanti), risulta superiore alla media UE (45,5 per milione di abitanti). L'Italia si colloca al diciannovesimo posto della graduatoria europea, presentando una maggiore mortalità, rispetto a Germania, Spagna e Francia, tra i grandi paesi dell’UE.