Il turismo è una risorsa importante dell’economia nazionale e il suo sviluppo ha un impatto rilevante sui settori delle attività economiche, in particolare, sui comparti manifatturiero e dei servizi. Le statistiche sull’offerta e sulla domanda turistica delineano un quadro di sintesi del potere attrattivo e della capacità di accoglienza dell’Italia, di cui è nota la straordinaria ricchezza in termini di città d’arte, aree costiere e montane.
In breve
- Nel 2023, in Italia, sono presenti 32.194 alberghi e oltre 197 mila esercizi extra-alberghieri, per un’offerta complessiva pari a circa 5,2 milioni posti letto. La maggiore capacità ricettiva si registra nel Nord-est, con 1,8 milioni di posti letto.
- Rispetto al 2022, si rileva una flessione dello 0,7 per cento nel numero degli esercizi alberghieri ed un incremento del 2,7 per cento di quelli relativi agli extra-alberghieri.
- Nel 2023, in Italia, le strutture ricettive offrono, in media, 88,3 posti letto ogni mille abitanti, a fronte di una media europea pari a 65,1.
- Nel 2023, il turismo in Italia, con 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di presenze registrate negli esercizi ricettivi, ha raggiunto un nuovo record, superando quello raggiunto nel 2019, con 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze. Rispetto al 2022, la permanenza media, pari a 3,35 notti, diminuisce leggermente (-0,13 notti).
- Veneto, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Toscana, Lazio e Lombardia sono le regioni che registrano il maggior numero di presenze turistiche nel 2023, il 58,3 per cento del totale delle presenze rilevate in Italia.
- Nel 2023, la domanda turistica espressa dalla popolazione residente assume valori simili a quelli del 2022: i viaggi effettuati sul territorio nazionale, per motivi di vacanza e di lavoro, sono 41,2 milioni, valore stabile rispetto all’anno precedente, ma ancora inferiore a quello pre-pandemico (-24 per cento circa, rispetto al 2019).
- Nel 2023, in Europa, il 51,1 per cento dei residenti di 15 anni e più ha effettuato almeno una vacanza lunga (4 notti e più), riallineandosi ai valori pre-pandemici. Tuttavia, l’Italia (36,4 per cento) resta ampiamente al di sotto della media europea.
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2023, in Italia, si rilevano 229.531 esercizi ricettivi (alberghieri ed extra-alberghieri), con più di 5,2 milioni di posti letto. Rispetto al 2022, si osserva un incremento del numero di esercizi (+2,2 per cento), ed una sostanziale stabilità del numero dei posti letto (+0,1 per cento).
Capacità degli esercizi ricettivi per numero di posti letto (valori assoluti)
Nel 2023, in Italia, il numero degli alberghi è pari a 32.194 unità, con 2,2 milioni di posti letto. Rispetto al 2022, si rileva una leggera flessione sia degli esercizi (-0,7 per cento) sia dei posti letto (-0,4 per cento). Il numero degli esercizi extra-alberghieri è pari a 197.337 unità, in crescita del 2,7 per cento, rispetto al 2022, con circa tre milioni di posti letto (+0,5 per cento, rispetto all’anno precedente). Nel 2023, i flussi dei clienti negli esercizi ricettivi continuano a crescere, superando i volumi registrati nel 2019: si contano 447,2 milioni di presenze totali (+8,5 per cento, rispetto al 2022) e 133,6 milioni gli arrivi (+12,8 per cento). Gli incrementi delle presenze sono di gran lunga più elevati per i clienti non residenti in Italia (+16,5 per cento) che per i residenti in Italia (+1,0 per cento). Nel 2023, rispetto al 2019, si registra un significativo recupero dei flussi turistici (+1,7 per cento gli arrivi totali e +2,4 per cento le presenze totali).
Nel 2023, la permanenza media dei soggiorni nelle strutture ricettive italiane è pari a 3,35 notti, valore leggermente più basso (-0,13 notti), rispetto all’anno precedente (3,48 notti).
Nel 2023, la domanda turistica espressa dalla popolazione residente assume valori simili a quelli del 2022: i viaggi effettuati sul territorio nazionale, per motivi di vacanza e di lavoro, sono 41,2 milioni valore stabile rispetto all’anno precedente, ma ancora inferiore a quello pre-pandemico (-24 per cento circa, rispetto al 2019). I pernottamenti effettuati durante il viaggio (235,7 milioni), invece, sono ancora circa il 15,4 per cento in meno di quelli osservati nel 2019.
Nel 2023, le vacanze ammontano a oltre 38,1 milioni e rappresentano il 92,5 per cento del totale dei viaggi (95,3 per cento dei pernottamenti). Le vacanze lunghe (4 notti e più), che costituiscono il 50,2 per cento dei viaggi e l’80 per cento circa dei pernottamenti, superano i 20,6 milioni, valore sostanzialmente stabile, rispetto al 2022. Al contrario, le vacanze brevi (1-3 notti), che nel 2022 avevano registrato un notevole aumento, nel 2023 diminuiscono, rispetto al 2019 (17,5 milioni; -29,3 per cento). Invariato anche il segmento dei viaggi per motivi di lavoro, che rappresenta il 7,5 per cento degli spostamenti. Le durate medie dei soggiorni in Italia sono pari, rispettivamente, a 5,9 e a 3,6 notti, per vacanza e per lavoro, valori in linea con quelli del 2022.
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2023, il Nord-est è la ripartizione con la maggiore capacità ricettiva, con quasi 1,8 milioni di posti letto (34,6 per cento del totale nazionale); seguono, ben distanziate, le ripartizioni del Mezzogiorno e del Centro, con circa 1,3 milioni di posti letto ciascuna (rispettivamente, il 25,5 per cento e il 24,0 per cento del totale nazionale). Il Nord-est è la ripartizione con il più elevato numero di posti letto per mille abitanti (156,0); tutte le sue regioni superano il numero di posti letto per mille abitanti rilevato a livello nazionale (88,3). Il Nord-ovest registra il valore più basso tra le ripartizioni (52,1), con l’eccezione della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste che, con 453,5 posti letto per mille abitanti, occupa il primo posto nella graduatoria delle regioni italiane. Nel Centro, solo il Lazio ha un numero di posti letto per mille abitanti (68,7) inferiore a quello nazionale (88,3).
Nel 2023, le regioni in cui si registra il maggior numero di presenze turistiche (di residenti e non residenti) sono: Veneto, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Toscana, Lazio e Lombardia. Queste regioni accolgono complessivamente circa 261 milioni di presenze (58,3 per cento del totale nazionale).
Viaggi di vacanza breve per regione di destinazione. Anno 2023 (composizioni percentuali)
Nel 2023, per quanto riguarda il complesso dei viaggi, le regioni più visitate dai residenti in Italia sono Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, ospitanti, complessivamente, il 53,2 per cento dei flussi turistici, con quote che variano tra il 6,8 per cento della Campania e l’11,6 per cento della Toscana. Quest’ultima regione è la meta privilegiata per le vacanze (11,6 per cento) sia lunghe (9,9 per cento) sia brevi (13,7 per cento). Per lavoro, si viaggia di più in Lombardia, Lazio e Toscana che, complessivamente, registrano quasi il 42 per cento dei viaggi d’affari in Italia.
Nel 2023, la partecipazione al turismo diminuisce lievemente in tutto il Paese, a causa soprattutto del calo registrato nel secondo semestre dell’anno: complessivamente, la percentuale di residenti che in media hanno effettuato almeno un viaggio passa dal 19,4 per cento, nel 2022, al 18,7 per cento, nel 2023 (24,2 per cento, nel 2019).
Permangono forti differenze nella propensione a viaggiare per turismo: la popolazione residente al Sud e nelle Isole viaggia meno, rispetto alla popolazione residente nelle altre regioni italiane. La partecipazione al turismo è maggiore nelle aree settentrionali e, in particolar modo, nel Nord-ovest, nel primo e terzo trimestre dell’anno (16,9 per cento e 45,2 per cento), nel Nord-est, in primavera (25,5 per cento) e in autunno (16,7 per cento).
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2023, in Europa, presso gli esercizi ricettivi, si registrano in media 65,1 posti letto ogni mille abitanti. La Croazia ha il valore di gran lunga più elevato (298,5); subito dopo, piuttosto distanziate, Austria e Grecia, che superano i cento posti letto ogni mille abitanti, seguite da Malta, Cipro e Slovenia. Nel periodo dal 2000 al 2023, in Europa, cresce la capacità ricettiva, rispetto alla popolazione residente, passando da 48,3 a 65,1 posti letto per mille abitanti. In particolare, l’Italia registra un aumento considerevole, passando dai 68,7 posti letto per mille abitanti nel 2000 agli 88,3 nel 2023. La maggior parte dei paesi dell’UE registra una permanenza media dei clienti negli esercizi ricettivi inferiore alle quattro notti. L’Italia si colloca in ottava posizione (3,35 notti), superando la permanenza media registrata a livello dell’UE27 (2,89 notti). Al primo posto, si pone Cipro con 4,94 notti, seguono Croazia, Malta, Danimarca e Grecia, tutte con una permanenza media al di sopra delle quattro notti.
Nel 2023, il 51,1 per cento dei residenti europei di 15 anni e più ha effettuato almeno una vacanza lunga (4 notti e più), riallineandosi ai valori pre-pandemici (circa 51,2 per cento, nel 2019). Al primo e all’ultimo posto in graduatoria, si collocano, rispettivamente, Paesi Bassi (74,5 per cento) e Romania (11,3 per cento). L’Italia (36,4 per cento) resta al di sotto sia della media europea sia dei paesi vicini, come Francia (67,1 per cento), Germania (63,3 per cento), Austria (59,9 per cento) e Spagna (53,6 per cento).
Persone di 15 anni e oltre che hanno fatto almeno un viaggio di 4 notti o più per vacanza. Anno 2023 (per 100 residenti con le stesse caratteristiche)