Le scelte adottate dai cittadini per ampliare e mantenere aggiornate le proprie conoscenze, la fruizione delle diverse attività culturali, nonché la pratica di attività fisica, sono alcune delle dimensioni che contribuiscono alla determinazione del capitale sociale di un Paese e quindi il senso civico dei suoi cittadini. L’analisi dei comportamenti dei cittadini nella sfera culturale può offrire un contributo significativo alla misura del benessere personale e al grado di coesione sociale, oltre alla disamina delle condizioni esclusivamente economiche. La dimensione culturale, infatti, è particolarmente significativa in tutte le economie avanzate, poiché è associata positivamente alla crescita del reddito pro capite.
In breve
- Nel 2021, le famiglie italiane destinano a ricreazione e cultura il 6,3% della spesa per consumi, a fronte di una media europea dell’8,0%.
- Nel 2022, in Italia, si assiste ad una generale ripresa della fruizione delle attività culturali che si svolgono fuori casa. Tra le persone di 6 anni e più, aumentano di oltre 10 punti percentuali, rispetto al 2021, la visione di spettacoli cinematografici, le visite a musei e mostre, quelle a siti archeologici e monumenti e la partecipazione agli spettacoli sportivi; tutte attività che hanno risentito maggiormente degli effetti delle restrizioni dovute alla pandemia e per le quali, tuttavia, i livelli di fruizione sono ancora inferiori a quelli pre-pandemici.
- Nel 2022, cala la quota di quanti leggono almeno un libro all’anno nel tempo libero. Sono i giovani e le donne i lettori più assidui di libri, mentre gli adulti e gli uomini sono i principali lettori di quotidiani cartacei. Libri e quotidiani si leggono più al Nord, rispetto al Mezzogiorno, con l’eccezione della Sardegna dove la quota di lettori è analoga a quella del Nord.
- Nel 2022, la quota di persone di 6 anni e più che ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per leggere giornali, informazioni e riviste online è del 44,9%.
- Nel 2021, la quota di titoli pubblicati a stampa, per i quali è disponibile anche una versione e-book è pari al 42,5%, ma solo il 13,7% degli utenti di Internet utilizza la rete per accede ai libri in formato digitale. I giovani d’età tra i 18 e i 24 anni sono i maggiori utilizzatori del web per quest’attività.
- Nel 2021, pratica sport nel tempo libero poco più di un terzo della popolazione di 3 anni e più (34,5%). La quota più elevata è in Trentino-Alto Adige/Sudtirol (54,2%), mentre quella più bassa è in Campania (20,8%).
ITALIA
uno sguardo d'insieme
Nel 2021, le famiglie italiane destinano mediamente alla spesa per ricreazione e cultura il 6,3% della spesa complessiva per consumi finali.
Nel 2022, si osserva una ripresa generalizzata della fruizione delle attività culturali svolte fuori casa, rispetto all’anno precedente, quando gli effetti della pandemia hanno fatto registrare un calo senza precedenti. Gli incrementi più consistenti hanno riguardato soprattutto la visione di spettacoli cinematografici (30,6 % delle persone di 6 anni e più, rispetto al 9,1% del 2021), le visite a musei e mostre (22,6% delle persone di 6 anni e più, rispetto all' 8,9% del 2021), a siti archeologici e monumenti (20,7%, rispetto al 10,3% del 2021) e la partecipazione a spettacoli sportivi (18,7%, rispetto al 5,6% del 2021).
Nel 2022, rispetto all’anno precedente, diminuisce la quota di lettori di libri, pari al 39,3% della popolazione di 6 anni e più (40,8% nel 2021). Tra questi, il 44,4% legge fino a 3 libri l'anno, mentre i “lettori forti” (12 o più libri letti in un anno) sono il 16,3%. La lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani nella fascia d’età tra gli 11 e 24 anni e delle donne.
Nel 2022, rimane stabile la quota di lettori di quotidiani, rispetto al 2021. Gli uomini, più delle donne, hanno l’abitudine di leggere quotidiani e, per entrambi i sessi, i maggiori lettori di quotidiani appartengono alla fascia d’età più adulta (45 anni e più).
Nel 2022, rispetto al 2021, la percentuale di individui che leggono giornali, informazioni e riviste su Internet aumenta dal 43,6% al 44,9%. Il fenomeno è più diffuso tra i maschi (con una differenza di 4,2 punti percentuali rispetto alle femmine). La fascia di età più attiva è quella tra i 25 ei 44 anni (poco più del 62,0%).
Nel 2021, la quota di titoli pubblicati a stampa, per i quali è disponibile anche una versione e-book, è pari al 42,5%, ma solo il 13,7% degli utenti di Internet utilizza la rete per accedere ai libri in formato digitale. I giovani nella fascia d’età tra i 18 e 24 anni sono i maggiori utilizzatori del web per quest’attività.
Nel 2022, rispetto all’anno precedente, rimane stabile la quota di persone di 6 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per leggere o scaricare e-book. Per questo tipo di attività, si registra un vantaggio a favore delle femmine, che diventa più ampio nelle classi di età più giovani, nelle quali la lettura dei libri in formato digitale è più diffusa. Il 31,5% delle ragazze nella fascia d’età tra i 20 e i 24 anni ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per leggere o scaricare libri online o e-book, rispetto al 23,1% dei coetanei maschi.
Per quanto riguarda la pratica sportiva nel tempo libero, nel 2021, la propensione è più elevata tra i maschi e riguarda ancora poco più di un terzo della popolazione di 3 anni e più. Soltanto circa un quarto della popolazione si dedica alla pratica sportiva in modo continuativo.
Lettori di quotidiani, Libri, quotidiani e riviste su internet (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
REGIONI l'Italia e le sue regioni
Nel 2020, il valore più elevato della spesa per beni e servizi a carattere culturale si osserva nel Nord Italia, dove rappresenta circa il 6,7% della spesa complessiva per consumi finali. Nelle Regioni del Centro, il valore è pari al 6,0% e scende al 5,0% nel Mezzogiorno. Le Regioni in cui le famiglie hanno destinato a consumi culturali e ricreativi una quota maggiore della spesa finale sono: Piemonte (7,5%), la Provincia Autonoma di Trento (7,3%), Trentino Alto Adige/Sudtirol (7,2%), Emilia-Romagna e la Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen (7,1%). Tra il 2004 e il 2020, la quota di spesa destinata dalle famiglie ai consumi culturali si è ridotta di 1,1 punti percentuali. La tendenza è generalizzata nelle ripartizioni territoriali e nelle Regioni: la riduzione maggiore si registra nel Mezzogiorno e al Centro (-1,4 punto percentuale), in particolar modo in Puglia e Toscana (rispettivamente, -1,9 e -1,7 punti percentuali). La spesa per consumi culturali è diminuita, in termini reali, dello 0,6% in media dal 2004 al 2020, determinandone una riduzione in termini quantitativi. La riduzione maggiore in media annua, nell'intervallo di tempo considerato, si è avuta nel Mezzogiorno (-1.5%), mentre il Nord-Ovest ha registrato una diminuzione media dello 0,1%.
Nel 2022, la ripresa della fruizione di attività culturali svolte fuori casa tra le persone di 6 anni e più, pur avendo riguardato tutta la penisola, ha interessato particolarmente il Centro-Nord. Il divario di partecipazione culturale con il Mezzogiorno, ridottosi nel 2021 a causa del calo generalizzato della partecipazione culturale, riguarda particolarmente le visite a musei e mostre (rispettivamente, 26,5% delle persone di 6 anni e più nel Centro-Nord e 14,8% nel Mezzogiorno) e a siti archeologici e monumenti (rispettivamente 23,6% e 15,0%).
Nel 2022, come nel 2021, le Regioni del Mezzogiorno, rispetto a quelle del Nord-Ovest, manifestano una minore propensione alla lettura di libri (rispettivamente, 27,9% e 46,3%), con l’eccezione della Sardegna, che registra una quota di lettori più elevata (40,0%), rispetto alle altre Regioni del Mezzogiorno, superando la media nazionale.
Nel 2022, nel Nord, rispetto alle altre ripartizioni, la lettura dei quotidiani coinvolge una percentuale più alta di residenti, in particolare al Nord-Est (34,0%). Nel Mezzogiorno, fa eccezione la Sardegna, dove la quota di lettori di quotidiani cartacei supera quella di alcune Regioni settentrionali (35,5%), così come la quota dei lettori forti (5 o più volte a settimana, pari al 40,4%).
Persone di 6 anni e più che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. Anno 2022 (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
Nel 2022, la lettura di giornali, informazioni e riviste su Internet è più diffusa al Nord. Spiccano, in testa alla graduatoria, la Provincia autonoma di Trento e il Friuli Venezia Giulia, mentre Calabria, Sicilia e Puglia sono le Regioni dove tale fenomeno è meno diffuso.
L’uso della rete per leggere o scaricare e-book è più diffuso al Centro-Nord (15%), mentre nel Mezzogiorno la quota scende all'11,2%. Le Regioni in cui si fa meno uso della rete per leggere o scaricare e-book sono Sicilia e Puglia.
Per quanto riguarda la pratica sportiva nel tempo libero, nel 2021, la propensione più alta si registra nel Nord-Est del Paese (41,6%), ed è particolarmente elevata in Trentino-Alto Adige/Sudtirol (54,2%). La propensione più bassa si rileva, invece, nel Mezzogiorno (25,0%), che mostra la quota più elevata di sedentari.
EUROPA l'Italia nel contesto europeo
Nel 2021, la quota di spesa delle famiglie italiane destinata a consumi culturali (6,3%) è decisamente inferiore alla media dei Paesi Ue (8.0%). I Paesi che si collocano nella parte più bassa della graduatoria europea, e che presentano una quota percentuale di spesa in consumi culturali inferiore a quella italiana, sono: Polonia, Irlanda, Portogallo e Grecia. All’estremo opposto, si trovano Svezia e Danimarca, la cui spesa supera il 10%.
Spesa delle famiglie per ricreazione e cultura. Anno 2021 (in percentuale della spesa totale per consumi finali)
Nel 2022, l’Italia, con il 53,8% di individui nella fascia d’età tra i 16 e i 74 anni che leggono giornali, informazioni e riviste su Internet, occupa la penultima posizione nella graduatoria europea, mentre la Finlandia occupa il primo posto con una percentuale pari a 91%. Il valore medio per i 27 paesi Ue è pari al 63,6%.